In merito a questi ultimi la kermesse organizzata da Cesena Fiera ospiterà uno specifico salone dedicato a tutti i prodotti di origine naturale per il biocontrollo, la biostimolazione e la bionutrizione (nell'insieme definiti "biosolutions"), nonché un forum tecnico in live streaming, Biosolutions international congress, in programma il 10 settembre alle ore 9:30 dal titolo: "Quali novità per la lotta alla cimice asiatica? Le Filiere incontrano il mondo del biocontrollo".
Tra i relatori, Mauro Gavioli che parlerà di "Lotta alla cimice asiatica sul pero in Emilia", Elisa Marchetti di Agri2000Net su "Prodotti con attività di controllo su uova e su giovani neanidi: esperienze di laboratorio", Luca Casoli, direttore del Consorzio fitosanitario di Modena su "Primi risultati del progetto di lotta biologica con l'utilizzo di Trissolcus japonicus contro la cimice" e Vittorio Veronelli, vicepresidente di Ibma Italia che parlerà de L'impegno dell'industria della bioprotezione per la difesa delle produzioni".
Macfrut a tutto digital
Il tema dei biostimolanti e del biocontrollo è divenuto sempre più di attualità negli ultimi anni. Le richieste del consumatore per una produzione agricola sempre più rispettosa dell'ambiente hanno spinto la Commissione europea alla definizione del documento programmatico Farm to fork. La Commissione chiede entro il 2030 a tutto il settore agricolo importanti cambiamenti rispetto alla riduzione dell'utilizzo della chimica di sintesi per la protezione delle piante. I prodotti della "bioprotezione" e quelli della "biostimolazione", sono fra gli strumenti principali con cui le filiere ortofrutticole dovranno misurarsi nei prossimi decenni per garantire una continuità di produzione e una adeguata remunerazione per gli imprenditori agricoli.
Le filiere ortofrutticole presenti a Macfrut, dunque, incontreranno l'industria delle biosolution per far conoscere risultati, innovazioni e problematiche irrisolte per raggiungere l'obiettivo richiesto dal consumatore di una produzione agricola "bio".
Novità dalla grande distribuzione italiana e dall'estero
"Siamo molto soddisfatti della risposta del settore" spiega Renzo Piraccini, presidente di Macfrut. "L'adesione trasversale di tutte le componenti della filiera e di aziende di diverse dimensioni conferma che il dinamismo, a volte, conta più dei volumi".Accanto alle grandi aziende esportatrici, sono tante le realtà di piccole e medie dimensioni del settore che hanno aderito al progetto per allargare i confini di business. E la grande distribuzione italiana avrà un ruolo di primo piano, come Coop per esempio che ha già aderito alla kermesse digitale. "Abbiamo aderito a Macfrut digital per dare un segnale di coesione alla filiera - afferma Claudio Mazzini, responsabile Freschissimi Coop Italia - e per sostenere i momenti di aggregazione e confronto. Ultimo, ma non meno importante, ci siamo per dare un contributo a Macfrut che ha avuto il coraggio di intraprendere questa nuova strada in un panorama fieristico contrassegnato da un generale rinvio degli eventi".
Ma molto forte è anche l'adesione estera: presenti numerosi stand collettivi del continente africano come Angola, Etiopia, Ghana, Kenia, Ruanda, Senegal, Somalia, Tanzania, Uganda. E ancora, adesioni dal Sudamerica (Cile) e Centroamerica (Costarica), dall'Asia con Cina, Uzbekistan e Indonesia. Numerose anche le presenze dell'Europa e dal resto del mondo.
Il mondo delle mele sceglie Macfrut digital
Macfrut digital è stato scelto anche dal mondo melicolo per avere l'opportunità di attivare nuovi contatti commerciali.Hanno già aderito le maggiori aziende e i principali consorzi del prodotto più esportato del nostro paese: Melinda, La Trentina, Rivoira, Vip e Vog. Insieme a loro anche i principali esportatori italiani di ortofrutta quali Alegra, Apofruit, Granfrutta Zani, Jingold, Mazzoni, Naturitalia, Novafruit, Opera, Opo Veneto, Oranfrizer, Origine, RK Growers e Spreafico.
Scopri maggiori informazioni sull'evento digitale in questo sito.