L'attività del settore primario è tra quelle consentite, il lavoro in vigna e in cantina non si è fermato e l'Associazione Donne della vite ha puntato tutto su cultura e informazione che sono tra i mezzi di protezione più efficaci.

Partendo dai protocolli tecnici e dalle indicazioni delle autorità sanitarie e scientifiche, aggiornati fino all'inizio della Fase 2 (4 maggio 2020), le Donne della vite hanno elaborato un vademecum che riunisce consigli e indicazioni perché ogni azienda vitivinicola possa utilizzarli adattandoli alle sue realtà. Uno strumento di riferimento per organizzarsi e lavorare in sicurezza.
E per rendere più immediata la comprensione delle indicazioni di sicurezza sono stati scelti gli sketchnotes, una comunicazione visuale e innovativa per illustrare processi e concetti, che unisce illustrazioni, testi e grafica.

Nello specifico nel vademecum viene proposto un quadro complessivo che parte dalla riorganizzazione di tutte le attività aziendali ed entra nel dettaglio di come gestire il rischio di contagio in azienda in tutti gli ambiti, dal vigneto alla cantina, passando per uffici, mense, spogliatoi e officina. L'adeguamento alle norme previste, infatti, parte dal ripensare e riorganizzare tutte le attività aziendali per applicare le norme igienico-sanitarie contenute nei protocolli di sicurezza anti-contagio. Seguono trattazioni specifiche che riguardano l'uso di trattori e mezzi aziendali, i trasporti e le consegne, gli spostamenti interni, le riunioni, gli eventi interni e la formazione. La parte finale è dedicata alle indicazioni sulle mascherine - quali scegliere e come utilizzarle - e alla sanificazione.

E' possibile scaricare il vademecum in questa pagina.
 
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