Il nuovo distretto comprenderà undici comuni, dieci nella provincia di Pisa (Lajatico, Volterra, Montecatini Val di Cecina, Riparbella, Montescudaio, Guardistallo, Casale Marittimo, Monteverdi Marittimo, Pomarance e Castelnuovo Val di Cecina) e uno in quella di Livorno (Cecina).
L'obiettivo è quello di coordinare il lavoro e le risorse e ottimizzare i finanziamenti sia per lo sviluppo agricolo e agroalimentare sia per altri aspetti della gestione del territorio, da tematiche ambientali e idrogeologiche ad altre come quella della mobilità dolce.
Un particolare contributo alla nascita di questa nuova realtà è stato dato dalla Cia di Pisa. Per il direttore, Stefano Berti, originario della Val di Cecina, questa nuova realtà dovrà essere uno strumento per valorizzare le grandi potenzialità di un territorio che fino ad ora, per varie ragioni, sono state troppo poco espresse.
Per Berti il Distretto rurale non dovrà occuparsi di cose di cui già si occupano altri soggetti del territorio, evitando sovrapposizioni e ottimizzando il suo ruolo di sviluppo e realizzazione di progetti, per il quale si avvarrà di una struttura tecnica che si occuperà di fornire consulenze e cercare finanziamenti.
Il nuovo Distretto della Val di Cecina va così ad aggiungersi ai sette distretti già presenti: il Distretto rurale della Toscana del Sud e della Maremma, il Distretto rurale floricolo di Pistoia e Lucca, quelli della Lunigiana, di Montalcino e del Chianti, il Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, il Distretto rurale forestale della montagna Pistoiese.