Aggiornamento al 29 marzo, ore 14:00: Si è appreso poco fa che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge sulle emergenze agricole, contenente anche disposizioni urgenti per l'emergenza nello stabilimento Stoppani di Cogoleto. Secondo quanto apprende AgroNotizie la pubblicazione in Gazzetta ufficiale è prevista in serata di oggi, 29 marzo 2019
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Il decreto legge contenente "Disposizioni in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale", approvato in Consiglio dei ministri su proposta del titolare delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio nella tarda serata del 7 marzo 2019, dotazione finanziaria 61 milioni di euro, fondamentale per risolvere la vertenza del latte ovino sardo, risollevare le aziende colpite da gelate in Puglia nel 2018, alleviare la crisi olivicola e del comparto agrumi e con dentro le norme per facilitare i tagli degli alberi infetti nella zona di contenimento della Xylella fastidiosa, ad oggi non risulta ancora firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
E vista l’urgenza dell’atto e l’eccezionalità degli eventi che esso punta a coprire, e la contemporanea assenza di note specifiche da parte Quirinale, è plausibile che il decreto per le emergenze agricole non sia mai giunto nelle mani dell’inquilino del Colle. E’ quanto desume AgroNotizie dal sito web del Quirinale: nella pagina che riporta tutti gli atti firmati dal presidente della Repubblica dal 4 marzo ad oggi il decreto di sicuro non c’è.
E ancora ieri sera, il ministro per le Politiche agricole, Centinaio, rispondendo all’agenzia Agrapress sulla data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento, dice: "Vorrei sapere anch'io quando". Intanto, in Puglia, tira aria di rivolta: perché è urgente apporre al decreto le necessarie modifiche per il Salento e la zona infetta. E a questo punto sarebbe auspicabile una nota informale del Quirinale sull'avvenuta ricezione e lo stato del provvedimento: potrebbe contribuire a rasserenare gli animi, o quanto meno a fare chiarezza ad individuare meglio le responsabilità di questo ritardo che assomma ormai a ben 20 giorni.
Dal 21 marzo, quando AgroNotizie descrive il provvedimento per le emergenze in agricoltura come "un fantasma", è un susseguirsi di voci, sussurri e grida, anche autorevoli, sull’imminenza della pubblicazione del decreto.
Primo fra tutti il primo ministro, Giuseppe Conte, in visita domenica 24 marzo a Lecce, nel cuore dell’area infetta da Xylella fastidiosa, dove la popolazione attende con ansia l’arrivo nelle aule parlamentari del decreto, e che rivolto ai giornalisti dice: “Abbiamo il decreto”. E sottolinea anche i necessari emendamenti da apportarvi in sede di conversione in legge.
Lunedì 25 marzo non a caso Confagricoltura Puglia così commenta l’esito della visita del premier avvenuta il giorno prima: “Confagricoltura Puglia esprime soddisfazione per gli impegni assunti dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ma rimarca la necessità che il decreto emergenze venga finalmente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, perché diventi immediatamente operativo e possa poi passare all'esame del Parlamento" recita la nota.
"Aspettiamo la pubblicazione del Decreto - spiega il presidente Luca Lazzàro - soprattutto perché da esso dipende in concreto il futuro delle aziende che hanno subìto i danni causati dalle gelate del 2018. Rispetto ai pagamenti dei contributi e ai rientri dagli affidamenti bancari non c'è più tempo".
Anche il ministro per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi, giunta a Lecce proprio il 25 marzo, parla del decreto emergenze in agricoltura come cosa fatta, e per altro non fornisce ulteriori dettagli tecnici sugli emendamenti da apportare, rispetto a quanto già riferito dal premier Conte, dopo l’incontro con le organizzazioni agricole.
Anche Coldiretti Puglia è preoccupata: "Abbiamo sottolineato al ministro Lezzi ed al sottosegretario Pesce la necessaria pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto per le emergenze, una scatola vuota da riempire per l’area infetta da Xylella dopo la pubblicazione con i lavori parlamentari e i contenuti del Piano Centinaio, di cui non si sa più nulla da quando è stato approvato il 13 febbraio scorso". Sono le richieste formulate dal presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, alla ministro per il Sud, Barbara Lezzi ed alla sottosegretaria all'Agricoltura, Alessandra Pesce il 25 marzo.
Ieri, 26 marzo, continuano a diffondersi notizie sulla ormai imminente pubblicazione del decreto emergenze, al punto che qualcuno ci crede. Proprio ieri, il presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, Filippo Gallinella, durante il convengo di Italia olivicola sulla Pac, afferma: “Conto di incardinare il decreto emergenze già domani, visto che dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta ufficiale forse già questa sera o domani mattina”. Ma poco dopo, arriva come una doccia gelata la dichiarazione del ministro Centinaio, che con riferimento alla data di pubblicazione del provvedimento dice: “Vorrei sapere anche io quando”.
Poco dopo AgroNotizie riscontra che sul sito web del Quirinale l’atto in parola non è tra quelli firmati da Mattarella e subito dopo, sulla Gazzetta ufficiale datata 26 marzo, il decreto ovviamente non c’è. Per quale motivo il provvedimento sia fermo e dove si trovi a questo punto nessuno sembra più saperlo. Mentre in Puglia e Sardegna, come nelle stalle padane (c'è nel decreto anche il rinvio del pagamento delle multe sulle quote latte), si attende con apprensione l’esito di questa querelle romana, tutta giocata solo sul rincorrersi delle voci e degli annunci. In Puglia in particolare, sono in molti che stanno chiedendo di marciare coi trattori di nuovo su Roma.