L'evento è ospitato da Inrim, l'Istituto nazionale di ricerca metrologica, che lo organizzata assieme a Assitol e Federolio, associazioni rappresentative dell'industria e del commercio oleario.
Il progetto di ricerca europeo Oleum, coordinato dall'Università di Bologna nell'ambito del programma Horizon 2020, fornirà elementi di innovazione aggiornati in merito alla messa a punto e validazione di nuovi metodi analitici, in ambito internazionale.
La conferenza si è aperta oggi, giovedì 24 gennaio, alle 14.30, e chiuderà venerdì 25 alle 12.30. Molteplici gli interventi da parte di relatori italiani ed internazionali, suddivisi in tre sessioni monotematiche.
Dopo un'introduzione sugli aspetti legislativi, la prima sessione si sofferma sull'applicazione dei metodi statistici ai risultati di laboratorio, trattando di database e di gestione di big data.
Nello stesso pomeriggio la seconda sessione illustra gli ultimi sviluppi della ricerca scientifica nel campo degli studi in grado di determinare la qualità e la genuinità dell'olio extravergine di oliva.
La mattina di venerdì 25 gennaio, la terza e ultima sessione, propone metodi di analisi sperimentali o alternativi, da affiancare a quelli già accreditati. Una tavola rotonda conclusiva tirerà le fila della conferenza, cercando di delineare le visioni ed i futuri sviluppi. Intervengono Andrea Mario Rossi, leader del gruppo di ricerca che all'Inrim si dedica alla metrologia alimentare, Anna Cane, presidente del Gruppo olio d'oliva di Assitol, Francesco Tabano, presidente di Federolio, e Tullia Gallina Toschi, docente Alma Mater, Università di Bologna e coordinatrice del progetto Oleum.
Focus sugli aspetti scientifici e su quelli normativi, nell'intento di individuare tecniche di analisi affidabili e di stabilire procedure condivise utili per garantire il consumatore circa la qualità, la genuinità e la sicurezza alimentare, offrendo strumenti innovativi e robusti, rapidi e di facile applicazione, agli operatori del controllo, sia aziendale che ufficiale.
Ma analisi e metodi di controllo non difendono solo il prodotto da contraffazioni e frodi, permettono anche di determinarne e attestarne le specifiche proprietà organolettiche e salutistiche, per poi farle conoscere ed apprezzare. Una caratterizzazione che può aiutare l'Europa e l'area mediterranea a mantenere il proprio primato e ruolo guida nella produzione mondiale di olio da olive, oltre che nella definizione e validazione di metodi per il controllo e la valorizzazione degli oli.
Scopri i dettagli di "I metodi di controllo – il controllo dei metodi. Dalla tecnica alla norma: gli oli come sistema modello"
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Fonte: Assitol - Associazione italiana dell'industria olearia