Questo il risultato dei lavori del Tavolo verde convocato il 24 maggio 2018 nell'assessorato regionale dell'Agricoltura della Sardegna dall'assessore Pier Luigi Caria.
All'incontro, oltre ai direttori generali di assessorato e delle tre Agenzie regionali (Agris, Argea e Laore Sardegna), hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria agricola e della cooperazione.
Buona parte dei nuovi fondi saranno rimodulati sulle azioni strategiche, condivise oggi tra politica e portatori di interesse, che sosterranno il rilancio e la crescita dell'intero comparto agricolo isolano.
La dichiarazione di Caria
"Questa rimodulazione finanziaria del Programma di sviluppo rurale era attesa da molto tempo da diversi attori del comparto. Oggi facciamo un passo in avanti nel venire incontro al mondo delle campagne isolano". Così ha affermato Caria che ha poi aggiunto: "Le risorse non sono quasi mai sufficienti a soddisfare le tante richieste e sono certo che anche stavolta ci sarà chi purtroppo non vedrà realizzate le proprie aspettative. Con i diversi portatori di interesse abbiamo tuttavia cercato di chiudere una rimodulazione condivisa dal primo all'ultimo passaggio".
La rimodulazione misura per misura
Circa 15,8 milioni di euro, degli oltre 61 individuati, andranno verso il bando dei Progetti integrati di filiera, in apertura il prossimo 15 giugno, e già dotato di una disponibilità di 40 milioni. Tali risorse saranno aggiunte a quelle disponibili sulla parte riguardante la misura 4.1 ed interverranno sulle domande di fascia alta.I Pif, strumento molto atteso da tutto il comparto agricolo che ha in programma l'avvio di investimenti innovativi sullo sviluppo delle filiere produttive, sono stati messi in campo per la prima volta in questa programmazione.
Quasi 10 milioni saranno invece stornati verso la misura 6.1 che sostiene il primo insediamento dei giovani in agricoltura, mentre 12,5 milioni andranno a integrare le economie sull'infrastrutturazione della viabilità rurale. Ci sono poi 8 milioni che saranno dedicati all'efficientamento delle reti irrigue e al risparmio idrico.
Altri 4,5 milioni copriranno quindi gli investimenti sui Servizi di base e il rinnovamento dei villaggi rurali.
Le risorse rimanenti saranno rimodulate su altre tipologie d'intervento: dalla difesa del suolo ai GAL, passando per le razze minacciate d'abbandono.