I casi sono stati notificati alla Commissione Ue di Bruxelles.
Finora esisteva un solo caso documentato del batterio sulle viti europee, su piante isolate per la produzione di uva tavola per autoconsumo, localizzate sempre a Maiorca. La sottospecie di Xylella rilevata nelle viti sarebbe la fastidiosa fastidiosa, anche se le analisi di conferma della sottospecie sono ancora in corso. La Xylella fastidiosa fastidiosa è causa della malattia di Pierce, che da molti decenni costituisce una delle minacce fitosanitarie più serie per i produttori di vino della California.
In Europa, dunque, dopo la Xylella fastidiosa ceppo Codiro, che ha aggredito gli oliveti pugliesi, si apre una nuova emergenza che potrebbe riguardare il settore vitivinicolo, alla stregua di quanto già avvenuto negli Usa. E si tratta di una prova ulteriore del fatto che le viti non sono ospiti del ceppo Codiro, come già ampiamente provato in Puglia.
"La maggior parte dei casi di Xylella che stanno emergendo in Spagna, sia nelle Baleari che sulla terra ferma, nella zona di Alicante, sono della sottospecie multiplex, con il genotipo ST-6 che attacca prevalentemente il mandorlo" - fa sapere da Facebook la news di infoxylella.it, curata da un gruppo di agronomi della Puglia e che tiene sotto costante controllo tutto quanto divulgato in tema.
"Fa però eccezione l’isola di Maiorca dove, già dalla prima segnalazione su ciliegio, è stata ritrovata anche la temibile sottospecie fastidiosa, responsabile della malattia di Pierce tristemente nota nei vigneti californiani" si sottolinea.
"A fine maggio 2017, nonostante la stagione non fosse la più adatta per l’osservazione del batterio in vite, fu comunicato il primo ritrovamento in una vite ad uva da tavola. Con la fine di agosto si è aperto il periodo di massima espressione dei sintomi della malattia di Pierce e, come temuto, ci sono già le prime conferme di infezioni – osserva ancora infoxylella.it, che conclude dicendo: "Non se ne conosce ancora la sottospecie, le analisi molecolari Mlst delle 13 viti sono ancora in corso, ma è facile prevedere che i ricercatori del Csic di Cordoba confermeranno la sottospecie fastidiosa".
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Fonte: AgroNotizie