Cresce l’attività degli agriturismi in Emilia Romagna, passati in cinque anni dal 2010 al 2015 da 994 a 1187. Proprio per andare a intercettare questo ulteriore sviluppo, nel Psr regionale 2014-2020 sono stanziati 15,7 milioni di euro per le aziende agricole, che vogliono affiancare all’attività principale anche quella di accoglienza e di ospitalità, o avviare una fattoria didattica.

Le risorse andranno a finanziare interventi di ristrutturazione e ampliamento dei fabbricati rurali, la qualificazione degli spazi aziendali esterni e l’acquisto di specifiche attrezzature. Destinatari del bando sono le aziende agricole iscritte negli elenchi provinciali degli operatori agrituristici e di fattoria didattica. Le domande potranno essere presentate dal giorno successivo alla pubblicazione del bando sul Burert, prevista per il 28 giugno, e fino al 23 settembre.

Quello agrituristico è un settore in ottima salute – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura Simona Casellie può rappresentare un’interessante opportunità di integrazione del reddito aziendale. Già ora l’Emilia Romagna, con 1,3 miliardi di euro, è prima tra le Regioni italiane per valore delle attività secondarie e di supporto al mondo agricolo, tra le quali rientra appunto anche quella di accoglienza, ospitalità o di tipo educativo. Questo bando è una risposta a una domanda di turismo all’aria aperta, di riscoperta del mondo rurale in crescita”. 

La soglia massima del contributo è di 200mila euro, e saranno compresi tra il 40 e il 50% della spesa ammissibile in relazione alla zona. Priorità alle aree più svantaggiate della Regione, come ad esempio quelle collinari e montane. Inoltre a parità di requisiti avranno un punteggio più alto le aziende che vantano la presenza di un imprenditore giovane, che ha beneficiato del premio di primo insediamento, oppure che praticano agricoltura biologica.