Lo Zuccherificio del Molise di Termoli avrà la sua minicampagna bieticolo saccarifera per garantire il mantenimento delle quote comunitarie – pari ad 83 tonnellate di zucchero all’anno - e per non incidere sui livelli occupazionali: 76 dipendenti.

Sono queste le promesse strappate in giornata di ieri dai sindacati dei lavoratori durante l’incontro al ministero per le Politiche agricole agroalimentari e forestali. La delegazione era stata convocata nella tarda serata di mercoledì da Luca Bianchi, capo dipartimento delle Politiche competitive e della qualità agroalimentare, a seguito della manifestazione indetta da Flai, Fai e Uila. I sindacati avevano così reagito alle incertezze sulle forniture di barbabietole agli impianti molisani, determinata dall’uscita di scena del gruppo Aria Food, che vantava 400 ettari di bietole, tra contratti di coltivazione e melassa, che avrebbe conferiti se fosse andato in porto l’affitto dell’azienda.

“I dubbi della vigilia dell’incontro permangono anche oggi – spiega ad AgroNotizie Raffaele Primiani, segretario generale della Uila Uil del Molise perché durante la riunione Bianchi ha mostrato la comunicazione fatta al ministero dall’amministratore della Nuovo Zuccherificio del Molise Enrico Cianciosi, dove si annuncia la campagna, ma non appare chiaro quanta materia prima affluirà realmente negli impianti di Termoli”.

E’ invece fiducioso sulla campagna bieticolo saccarifera l’assessore all’Agricoltura della regione Molise, Vittorino FacciollaSi farà come ho sempre detto senza cambiare posizione con l’obiettivo di mantenere le quote, salvaguardare la forza lavoro ed evitare il fallimento della Nuovo Zuccherificio del Molise”.

Anche sulla scorta delle riserve prospettate dai sindacati di categoria, i sindacati sono stati riconvocati al Mipaaf per giovedì 14 maggio, dove dovrà tenersi un tavolo aperto a tutte le parti in causa.

Vanno fatte valutazioni non di poco conto: lo zuccherificio di Termoli ha la capacità di trasformare barbabietole pari alla produzione proveniente da 1400 ettari. I terreni demaniali della Regione Molise investiti a barbabietole non sono più di 40.
“E’ urgente e indifferibile chiarire la provenienza ed avere la certezza della materia prima – sottolinea Primiani - perché diversamente le ulteriori 12 settimane di cassa integrazione rischiano di diventare l’anticamera del licenziamento". 
Inoltre, non si hanno notizie  di quale strada prenderanno barbabietole e melassa già contrattate dal gruppo Aria Food prima dell’uscita di scena.