“Credo che la Puglia debba comprendere che c’è bisogno di unità in questa battaglia, che c’è bisogno di affrontare una sfida inedita in Europa. E’ la prima volta che in Europa si manifesta, con tali dimensioni, questo tipo di malattia delle piante. Noi tutti siamo impegnati a difendere gli ulivi dalla Xylella fastidiosa. Abbiamo la necessità dunque di non dividerci pretestuosamente fra gli amanti degli ulivi e i nemici degli ulivi”.  Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, durante la conferenza stampa svoltasi ieri pomeriggio al termine dell’incontro operativo sulla Xylella fastidiosa con il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, l'assessore regionale alle Risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni, il commissario delegato per l'emergenza Xylella Giuseppe Silletti, il delegato della Protezione civile nazionale, Silvano Meroi e la coordinatrice del Comitato tecnico scientifico nazionale, Marina Barba.

L’appello all’unità pronunciato da Vendola è raccolto dal ministro Martina e troverà una sintesi anche sul come aiutare gli olivicoltori danneggiati dalla Xylella. Due le strade: stato di calamità allargato alle fitopatie e Psr Puglia presto approvato dalla Commissione a Bruxelles per dare ossigeno finanziario alle aziende.

Per l'attivazione di uno stato di calamità naturale in Puglia, dove gli ulivi sono colpiti dalla Xylella fastidiosa, occorre "Costruire una norma che deroga e dà la possibilità di accedere al Fondo nazionale di solidarietà per le calamità naturali" ha detto il ministro Martina, precisando che "Dopo l’approvazione del Def, quindi dopo venerdì, si discuterà con il presidente e con il Governo, su quello che è il veicolo più utile. Decreto o non decreto, per me il tema è portarlo il più possibile dentro uno strumento che ci consenta di avere la norma". Vendola ha chiesto inoltre che il Governo si impegni al massimo nel sostenere l’approvazione in Commissione europea del Programma di Sviluppo rurale della Regione Puglia che contiene, nelle misure a superficie, consistenti aiuti agli agricoltori danneggiati dalla Xylella: ben 200 milioni di euro. Misure che le organizzazioni agricole tutte della provincia di Lecce hanno richiesto sin dallo scorso febbraio che siano al più presto operative.

“Voglio fare un appello al mondo agricolo, ai proprietari fondiari – ha aggiunto Vendola - fate le pratiche agronomiche, fate le pratiche normali di aratura, di pulizia dei campi. C’è bisogno oggi, con l'aratura, di provare a bonificare quei territori. E’ un impegno assoluto. Faccio anche un appello ai sindaci, alle associazioni ambientaliste, affinché tutti si sentano sentinelle del proprio territorio. Chi non ara il terreno rischia di dare un contributo alla diffusione del batterio”. Stesse parole sono state pronunciate dal ministro Martina, che ha sottolineato “Si tratta di estirpare - con l’attuazione del Piano di interventi - in tutto non più di 35mila piante di olivo, su tanto occorre oggi fare un’operazione verità”.

Martina ha spiegato che nei prossimi "quindici giorni" bisognerà aver messo in pratica le misure previste, tra le quali spiccano "arature, sistemazione terreni e potature dove è il caso". "Tanto più siamo operativi e forti insieme - ha aggiunto – tanto più potremo chiedere cose in Europa". Il  27 ed il 28 aprile è prevista a Bruxelles una sessione del Comitato fitosanitario permanente. "Non si stratta - ha precisato – di dividersi tra fan della eradicazione e difensori dello status quo. In maniera forte chiedo a tutti di dare una mano".

"Quando parliamo di fitofarmaci - ha aggiunto il ministro - serve un atto di verità: non parliamo di elicotteri che inondano di insetticidi mai visti in questo territorio. Si interverrà in maniera professionale e seria, più organizzata, per evitare l'utilizzo della eradicazione in maniera più violenta. O si fanno bene alcune operazioni che sono nel piano oppure non si può pretendere di risolvere il problema senza fare nulla". "Il ministero - ha concluso - tra quindici giorni tornerà qui per capire lo stato di avanzamento di questa operatività. E non contemplo uno scenario diverso da questa operazione che chiama tutti alla responsabilità”.

“L’Europa – ha sottolineato Vendola - non può essere solo un gendarme che ci manda sanzioni e avvertimenti. L’Europa dovrebbe anche riflettere sul fatto che le frontiere di tutto il continente sono vulnerabili, se è vero che questo batterio patogeno da quarantena è arrivato dalla Costarica. E poi ancora, gli agricoltori non sono colpevoli della Xylella, gli agricoltori sono le vittime della Xylella e l’Europa dovrebbe anche immaginare che c’è un problema di attività economiche piegate e quindi c’è un problema gigantesco di ristoro. L’impegno della Regione Puglia con il Governo nazionale  - ha concluso il presidente - è poter aprire questo negoziato con Bruxelles, ma per rendere il nostro negoziato forte e credibile e per poter difendere gli interessi della Puglia, occorre poter procedere alle pratiche agronomiche in tutte le campagne del Salento altrimenti noi rischieremo di non avere voce e la guerra commerciale che abbiamo visto in questi giorni, si diffonderà”.