Confagricoltura sarà presente ad Expo 2015, dal 1° maggio al 31 ottobre, per presentare e far conoscere al mondo il suo modello di agricoltura e portare un contributo concreto al grande tema dell’Esposizione, “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita”. Tema su cui è alta l’attenzione di tutto il mondo per le sostanziali ricadute economiche e geopolitiche. Per questo Confagricoltura ha aderito con convinzione e sarà presente a Palazzo Italia, all’interno del quale mostrerà ai visitatori il grande patrimonio culturale e artistico rappresentato dai prodotti dell’agricoltura. Una serie di filmati che ingrandiscono, oltre la capacità della vista umana, i prodotti della terra e li trasformano in vere e proprie opere d’arte, create abilmente dalle mani degli agricoltori. Immagini che andranno ad occupare una parete dell’Edicola - Mercati, il grande cubo posto al centro del cortile di Palazzo Italia.
 
La valorizzazione dello stile italiano, il connubio tra agricoltura, cultura e arte come parte di un universo unico. Questo il messaggio che accompagnerà Confagricoltura verso Expo, l’attraverserà, per diventare eredità immateriale e lascito al mondo dell’Esposizione universale in Italia - ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi nel corso della conferenza stampa, evidenziando il carattere distintivo dei nostri prodotti agricoli, frutto del genio e dell’ingegno che ha reso famoso il made in Italy nel mondo -. “Prodotti di ‘lusso’ha spiegatoma accessibili e ‘democratici’, che garantiranno il loro prezioso contributo per nutrire il Pianeta”.

L’Italia è un unicum culturale dove l’agricoltura, e quindi la produzione di cibo, è parte intima e coessenziale alla vita quotidiana di città e paesi – ha detto Diana Bracco, presidente Expo 2015 e commissario del Padiglione Italia -. La partnership tra Padiglione Italia e Confagricoltura è importantissima anche perché noi vogliamo che l’Expo di Milano sia anzitutto una grande occasione di dibattito sui temi dello sviluppo sostenibile e la voce delle imprese piccole medie e grandi dell’agricoltura è fondamentale. L’Esposizione del 2015 infatti affronterà le sfide di un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti. In questo senso il modello alimentare italiano e l’italian lifestyle, fatti di qualità, bellezza, gusto, rispetto dell’ambiente, sostenibilità delle produzioni, dieta equilibrata e convivialità, possono fornire un esempio al mondo intero”.

Molte le attività in programma a disposizione delle imprese associate, che potranno utilizzare la vetrina di Expo per rafforzare il proprio posizionamento strategico, per consolidare e sviluppare l’attività di internazionalizzazione. Senza tralasciare la promozione del territorio, attraverso la proposta ai visitatori di pacchetti turistici ed eno-gastronomici e la valorizzazione del made in Italy, con eventi che leghino il settore agricolo agli altri che fanno grande il nostro Paese, dalla moda al design, dall’arte alla cultura. Nei mesi di avvicinamento ad Expo, Confagricoltura organizzerà iniziative su tutto il territorio nazionale, sulla base di  cinque grandi filoni tematici: territorio ed enogastronomia, imprenditoria femminile, tecnologia e sviluppo, internazionalizzazione, cultura e life style, per dare visibilità alle imprese coinvolte e creare occasioni di business. Tra queste, la partecipazione alla manifestazione Cooking for art, a Roma e a Milano, gli show cooking regionali, due convegni di incoming  nel settore vitivinicolo, il Road Show dei Giovani di Confagricoltura, la realizzazione della piattaforma di e-commerce “Food made In”.
 
All’interno di Expo, Confagricoltura organizzerà sei eventi nell’Auditorium: già stabiliti il 29 maggio l’Assemblea di Confagricoltura e il Forum Agriturist; il 16 luglio il Convegno sulle biotecnologie e quello dei Giovani di Confagricoltura ed altre date in via di definizione secondo colloqui con partners ed Istituzioni. Volontà comune sarà quella di stimolare il dibattito a livello internazionale sui grandi temi di Expo.
Per due settimane, poi, nel Cardo nord-ovest, Confagricoltura avrà disposizione uno spazio espositivo dove racconterà e mostrerà al pubblico storie di eccellenza in agricoltura.
 
Fuori Expo, Confagricoltura sarà presente in uno spazio nel centro di Milano (dal 1° aprile al 31 marzo 2016), la Vigna di Leonardo, location di particolare suggestione, legata al grande genio di Leonardo da Vinci. E’ in questa casa, infatti, oggi di proprietà della famiglia Atellani, che Leonardo custodiva la sua preziosa vigna, che gli era stata regalata da Ludovico il Moro. La vigna, rimasta integra fino al‘900 e poi distrutta durante la I guerra mondiale, sarà riportata in vita grazie alla Fondazione Portaluppi, ad una task force di studiosi guidati da Attilio Scienza e Luca Maroni e ad un progetto sostenuto da Comune di Milano e da Confagricoltura. Il Palazzo degli Atellani e il suo giardino saranno la casa di Confagricoltura fuori Expo. Qui si organizzeranno visite, incontri B2B (sono già in programma incoming nei settori vitivinicolo, florovivaistico ed agroalimentare), convegni, serate a tema, degustazioni e molto altro ancora. Confagricoltura avrà a disposizione, all’interno della caffetteria, uno spazio per l’esposizione e la vendita dei prodotti delle aziende associate.
 
Confagricoltura ha inoltre firmato un Protocollo di intesa, per il semestre di Expo 2015, con il Parco Tecnologico Padano, polo di eccellenza per l’innovazione nell’agroalimentare, che opera in stretto contatto con Università, centri di ricerca, enti di controllo ed imprese. Nella sua sede, a pochi chilometri dall’Esposizione, si organizzeranno seminari sulle varie filiere, si studieranno le tendenze dei mercati internazionali, si potranno effettuare visite e prove in campo, con il coinvolgimento di aziende agricole.
 
Sul dopo Expo - ha concluso il presidente Guidi - Confagricoltura crede molto, perché l’Esposizione avrà avuto successo se sarà stata in grado di trasmettere al mondo una nuova concezione di agricoltura, patrimonio di valori e tradizioni, ma fortemente orientata all’innovazione. Un’agricoltura che può e deve avere un ruolo centrale nell’economia mondiale. Per “nutrire” il Pianeta, non solo da un punto di vista alimentare, ma anche culturale”.

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