Alcuni passi sono già stati fatti: “l’incentivazione delle misure agroambientali nei Psr, la definizione e la promozione del biologico, l’uso sostenibile dei fitofarmaci, l’approvazione del Sqnpi, gli obiettivi in termini di riduzione dei gas serra e la promozione dell’uso delle energie rinnovabili con la riduzione degli sprechi sono tutte misure e al contempo obiettivi che favoriscono la definizione di un agroalimentare sostenibile in una logica di crescita maggiormente sostenibile”. Così affermano Emanuele Mazzoni, direttore dell’Istituto di entomologia e patologia vegetale, e Lino Nori, presidente del Consorzio il Biologico. Ma come in ogni Manifesto che si rispetti lo sguardo è rivolto verso il futuro “come sistema produttivo occorre più coraggio, soprattutto se la sfida prossima si misurerà sui caratteri della sostenibilità intesa in tutte le sue accezioni, non solo quella ambientale”.
I lavori saranno aperti dalle due relazioni di Gabriele Canali (docente di “Economia dei mercati agroalimentari” Università Cattolica del Sacro Cuore), e Vittorio Rossi e Pierluigi Meriggi (Università Cattolica del Sacro Cuore e Horta srl).
A seguire la tavola rotonda moderata da Roberto Della Casa (Università di Bologna – Polo di Forlì), e redatta in diretta da Ivano Valmori (direttore AgroNotizie – ImageLine). Alla discussione partecipano: Giampiero Reggidori Apo Conerpo, Alessandro Dal Piaz Assomela, Carlo Malavolta Regione Emilia Romagna, Fabrizio Piva Ccpb, Giovanni Arcangeli Agrofarma, Roberta De Natale Auchan-Sma, Claudio Mazzini Coop Italia, Massimo Marino Lce.
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Fonte: CCPB srl