Una riunione positiva: i ministri hanno accolto molte delle istanze nostre e del mondo agricolo”.

Così l’assessore dell'Emilia-Romagna all’Agricoltura Tiberio Rabboni commenta l’esito della riunione sul tavolo nitrati che si è svolta ieri pomeriggio a Roma, nella sede del Mipaaf. L’incontro era stato chiesto da Rabboni già nell’ottobre scorso agli allora ministri dell’Agricoltura, Nunzia De Girolamo, e dell’Ambiente, Andrea Orlando.

Nella riunione di ieri - aggiunge Rabboni - è stata annunciata l’imminente emanazione di un decreto con il quale si autorizzerà l'utilizzo agronomico del biodigestato prodotto da impianti a biogas alimentati con effluenti zootecnici e biomasse di origine agricola e una  flessibilità nel calendario invernale degli spandimenti per tenere conto delle frequenti variabilità e anomalie meteorologiche”.

Nell’occasione sono stati inoltre presentati i risultati della ricerca condotta da Ispra (Istituto superiore prevenzione e ricerca ambientale) sulle cause remote dell'eccesso di nitrati nelle acque superficiali e sotterranee. A questo proposito, i ministri chiederanno a Bruxelles l'avvio di un confronto tecnico-scientifico per documentare la sopravvalutazione dell'incidenza degli effluenti zootecnici in alcuni ambiti specifici e conseguentemente richiedere una riduzione delle aree italiane sottoposte ai vincoli della direttiva europea sui nitrati.

"Gli attuali piani d'azione e le deroghe al limite di spandimento di 150 chilogrammi di azoto per ettaro scadranno nel 2015 - conclude Rabboni -. Prima di allora occorre dimostrare e convincere la Commissione europea che la zootecnia italiana può essere alleggerita da molti dei vincoli attuali, perché il suo apporto di nitrati è sensibilmente più  basso di quanto fin qui stimato ed altre sono le fonti inquinanti".