Condivisa dai sindacati agricoli anche la necessità, sottolineata in apertura dell'incontro dall'assessore Fava, "di arrivare in fretta a un accordo sulla ripartizione delle risorse e delle linee principali, in modo da non abbandonare le imprese agricole, considerato ormai che il contributo Pac è parte integrante del reddito aziendale". Fava ha ribadito la propria disponibilità "a farsi carico di portare una posizione lombarda sui temi rilevanti della Pac: l'agricoltore attivo, la black list, i giovani, elementi in grado di creare una forte identità alla prima regione europea in termini di produzione agroalimentare".
Il confronto con i sindacati agricoli della Lombardia prosegue, "affinché si possa definire il prossimo Programma di sviluppo rurale, nell'attesa che il ministero delle Politiche agricole sciolga le proprie riserve - ha detto Fava -. Vogliamo accelerare al massimo". Un impegno, quello dell'assessorato all'Agricoltura della Regione Lombardia, che è stato riconosciuto da tutti i rappresentanti del mondo agricolo lombardo. La missione è quella di sostenere il settore primario in un processo di evoluzione che vede sempre più gli imprenditori agricoli confrontarsi con il mercato e il ricambio generazionale.
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