Veneto
Completato il Psr 2007 - 2013, in arrivo altri 88 milioni

 

Il Veneto completa il proprio Programma di sviluppo rurale 2007 – 2013, mettendo a bando i rimanenti circa 88 milioni di euro ancora spendibili per finanziare i giovani, le aziende terremotate del Polesine, la competitività, la diversificazione produttiva sostenendo le fattorie cosiddette plurifunzionali e l'ospitalità turistica
La delibera che approva i relativi Bandi è stata approvata il 18 dicembre dalla Giunta regionale, su iniziativa dell'assessore all'Agricoltura Franco Manzato.

 

"Per l'agricoltura polesana nei territori dei Comuni colpiti da terremoto – ha spiegato Manzato – abbiamo messo a disposizione complessivamente 21,9 milioni di euro, dei quali 4 milioni saranno destinati al Pacchetto Giovani B, 4 milioni alla misura 123 "accrescimento del valore delle produzioni", mentre la parte restante sarà compresa nella misura 121 "ammodernamento aziende agricole"".

 

Della restante dotazione, 7 milioni vanno al Pacchetto Giovani Regione – Ismea (dei quali 1,75 milioni per la montagna).

 

Altri 40 milioni vengono indirizzati alla misura 121 "Ammodernamento delle aziende agricole". Di questi, 20 milioni sono destinati a interventi ambientali e, di questi, 5 milioni per la montagna; 8 milioni per il benessere delle ovaiole; 12 milioni per il benessere dei suini. E' infine di 15 milioni la dotazione per la Misura 123 "Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli". Il provvedimento riguarda infine il cosiddetto Asse 3 "Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell'economia", in particolare la misura 311 "Diversificazione in attività non agricole", azioni 1 e 2 (2 milioni per ciascuna azione).

 

"Con questo provvedimento – ha ricordato Manzato – viene di fatto esaurita la dotazione disponibile sull'Asse Competitività del PSR 2007 – 2013, mettendo a bando le dotazioni attualmente disponibili sulle diverse misure e completando il piano degli interventi e di spesa previsti".

 

 

 

Emilia-Romagna
Prodotti Dop e Igp, al via il bando per la promozione


La Regione Emilia-Romagna ha stanziato 1 milione e 800 mila euro per sostenere la promozione dei prodotti tipici e biologici regionali: Parmigiano reggiano, Mortadella di Bologna, Olio di Brisighella, Aceto balsamico di Modena, Pignoletto dei Colli bolognesi, Lambruschi di Modena e Reggio Emilia per citare solo alcuni dei 36 prodotti Dop e Igp e dei 20 vini a denominazione territoriale regionale.

Il finanziamento arriva dal Programma regionale di sviluppo rurale, Psr, 2007-2013 e verrà erogato attraverso un bando che scadrà il 28 febbraio 2013.


I progetti proposti dovranno avere una dimensione minima di 50 mila euro ed una massima di 150 mila euro e potranno essere presentati dalle organizzazioni di produttori, in qualsiasi forma giuridica, e dai Consorzi di tutela. L'entità dell'aiuto è pari al 70% della spesa ammissibile e sarà a fondo perduto. 
Saranno finanziate iniziative quali le informazioni ai consumatori e agli operatori economici sulla sicurezza igienico-sanitaria, le caratteristiche chimiche, fisiche, organolettiche e nutrizionali dei prodotti di qualità; le attività di promozione pubblicitaria, da realizzare anche nei punti vendita e nella grande distribuzione; la partecipazione a manifestazioni, fiere, esposizioni ed eventi.

Per maggiori informazioni clicca qui.

 

Fonte: Regione Emilia-Romagna



Lombardia
Sisma, riaperto bando per aziende mantovane

 

Nuovi aiuti dalla Regione per le aziende agricole del mantovano danneggiate dal terremoto di maggio. L'assessorato regionale all'Agricoltura riapre i termini del bando per il ripristino dei fabbricati e degli impianti.

 

"Abbiamo voluto rimettere subito a disposizione degli agricoltori mantovani - ha spiegato l'assessore all'Agricoltura Giuseppe Elias - 2 milioni di euro ancora disponibili sulla misura 121 del Psr, riducendo la soglia minima di spesa da 200.000 a 75.000 euro". Lo scopo è di agevolare quelle aziende agricole che devono affrontare investimenti di minore entità e che per questo motivo erano rimaste finora escluse dalla possibilità di usufruire dei fondi comunitari.

 

Fino al 31 gennaio 2013 le aziende agricole che ricadono nei 50 Comuni della provincia di Mantova per i quali è stato riconosciuto lo stato di calamità naturale per il sisma dello scorso maggio potranno presentare la domanda ai sensi della misura 121 del programma di sviluppo rurale 2007/2013. Il contributo pubblico, in termini percentuali, coprirà da un minimo del 35% della spesa ammessa fino a un massimo del 40% per le aziende condotte da giovani imprenditori.

 

Tra le opere che possono essere finanziate, la ristrutturazione di fabbricati rurali, la sostituzione degli impianti di trasformazione e commercializzazione danneggiati, interventi agli impianti irrigui finalizzati alla riduzione dei consumi idrici aziendali, l'adozione di serre tecnologicamente avanzate a risparmio energetico, l'adeguamento degli impianti a sistemi igienico sanitari e di sicurezza dei lavoratori non obbligatori per legge, come ad esempio lo smaltimento dell'amianto.

 

Il bando è consultabile sul sito www.agricoltura.regione.lombardia.it.

 


 

Veneto
Vitivinicoltura, approvato il bando 2013 per oltre 4 milioni

 

La Giunta regionale del Veneto ha approvato il bando relativo agli investimenti comunitari 2013 destinati al settore vitivinicolo e finalizzati ad aumentarne la competitività.

 

La deliberazione di giunta sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. Da quella data, gli imprenditori interessati (imprese agricole ma anche di trasformazione o commercializzazione) avranno 45 giorni per presentare le domande.

 

"L'iniziativa fa riferimento all'Organizzazione comune di mercato del vino – ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura Franco Manzatoche tra l'altro prevede aiuti per investimenti materiali o immateriali in impianti di trasformazione e commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell'impresa vitivinicola. Per queste finalità, al Veneto sono stati assegnati complessivamente 4.171.519 euro. Abbiamo ritenuto di permettere l'accesso ai contributi sia alle aziende agricole sia alle imprese di trasformazione e commercializzazione, distinguendo due azioni specifiche: investimenti nelle aziende agricole vitivinicole e investimenti nelle aziende di trasformazione e commercializzazione. E' stato previsto di assegnare a ciascuna azione la metà della somma disponibile, ma con la possibilità di transitare i fondi dall'una all'altra nel caso ci fossero residui da una parte e maggiori richieste dall'altra".

 

La gestione tecnica, finanziaria ed amministrativa del procedimento, inclusa l'adozione della modulistica per la presentazione delle istanze e della rendicontazione dei lavori, è stata affidata ad Avepa, l'Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura.

 


 


Toscana
Banca della terra e Consorzi bonifica, approvate due leggi regionali

 

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato due leggi: una relativa alla banca della terra e una sui Consorzi di bonifica.

 

Banca della terra - Terre regionali toscane – questo il nome della nuova legge regionale – ha il compito di programmare l'attività per rendere produttivo il patrimonio delle disciolte aziende agricole e dei terreni e foreste demaniali.

 

"Giusto prevedere fin dall'inizio una "Banca della terra" come luogo "aperto", con i necessari strumenti affinché assuma il ruolo di "snodo di rete" e "punto di incontro" tra domanda ed offerta – nota il presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci - attivando la massima collaborazione operativa con le rappresentanze agricole e forestali, con le associazioni dei giovani agricoltori, con tutti gli attori interessati a lavorare nella logica di "rete". Fra i punti qualificanti quello di gestire la proprietà privata (oltre ai terreni pubblici) e le terre incolte. Terreni pubblici, proprietà demaniali e private e terre incolte, se messi in circolo possono creare una concreta mobilità fondiaria per l'insediamento di nuove imprese e per il rafforzamento di quelle già operanti".

 

Consorzi di bonifica - La legge "porta ad un netto snellimento del ‘sistema' dei Consorzi (che passano da 41 a 6), introducendo l'omogeneità della governance e della gestione, con una riduzione dei comprensori e dei soggetti gestori e quindi ad una diminuzione dei costi di gestione. Inoltre emerge una semplificazione sulle competenze degli enti locali, con vantaggi e minore burocrazia per le aziende agricole. Con questa proposta viene valorizzata la multifunzionalità dell'azienda agricola".

 

Fonte: Cia Toscana


 

Lombardia
Patto Expo-Coldiretti per valorizzare l'agricoltura

 

Valorizzare l'eccellenza agricola italiana, essere presenti al Padiglione Italia e diffondere i grandi temi promossi da Expo Milano 2015: sono questi, in sintesi, gli obiettivi del Protocollo d'intesa sottoscritto il 18 dicembre dal Commissario generale di Expo, Roberto Formigoni, il presidente di Coldiretti Lombardia, Ettore Prandini, su delega del presidente nazionale Sergio Marini, il commissario per il Padiglione Italia, Diana Bracco, e l'amministratore delegato della società Expo 2015 Spa, Giuseppe Sala.

 

"Il tema dell'agricoltura è assolutamente centrale nell'impostazione dell'evento che stiamo costruendo" ha sottolineato Formigoni, nel ricordare che il titolo della manifestazione è "Nutrire il pianeta, energia per la vita".

 

Le istituzioni lavoreranno insieme su tre ambiti: la valorizzazione dell'eccellenza agrcole attraverso la presentazione a livello nazionale e internazionale delle migliori esperienze sviluppate dalle imprese italiane; l'individuazione di forme e modalità di una presenza della Coldiretti al Padiglione Italia; e, infine, la diffusione delle tematiche e dei contenuti dell'Esposizione nonché dell'eventuale realizzazione di iniziative o azioni comuni sul fronte della comunicazione.

 

"L'Expo sarà un'occasione per far conoscere il nostro territorio - ha detto Prandini - Lavoreremo affinché Coldiretti possa essere presente al Padiglione Italia per rappresentare la nostra agricoltura. Desideriamo valorizzare i nostri prodotti, puntando sui prodotti a chilometro zero".

 


 

Piemonte
Suolo e Salute, inaugurata la sede di Asti

 

Giovedì 6 dicembre si è tenuta ad Asti l'inaugurazione della sede Piemonte di Suolo e Salute, organismo di controllo e certificazione per l'agroalimentare e l'ambiente.

 

La nuova sede nasce in una delle aree italiane più vocate alle produzioni agroalimentari di qualità con l'obiettivo di costruire un percorso comune volto alla valorizzazione del territorio e delle singole produzioni.

 

"Siamo impegnati energicamente con attività e progetti per la valorizzazione del territorio e delle produzioni agroalimentari, tramite lo strumento della certificazione soprattutto del biologico – ha commentato Augusto Mentuccia, presidente di Suolo e Salute – Abbiamo intrapreso questa strada già da diversi anni e oggi, più che mai, riteniamo sia una via giusta per continuare a dare valore alle produzioni agroalimentari. La sede di Asti dovrà essere un punto di riferimento per le aziende piemontesi sul tema della certificazione, con particolare riferimento al biologico. L'apertura della sede piemontese è per noi come un ritorno a casa visto che proprio in Piemonte nel lontano 1969 è nata l'Associazione Suolo e Salute dalla quale si è originato l'attuale Ente di controllo e certificazione".