Si è svolto nei giorni scorsi a Noicattaro il convegno dal titolo 'Ortofrutticoltura pugliese a basso impatto ambientale: opportunità commerciali e innovazione tecnica' organizzato da Intrachem Bio Italia.
Il successo della manifestazione è stato notevole e ha visto la partecipazione di oltre 120 operatori del settore.

 

Fra i relatori, Giuseppe Lamacchia dell’Ice di Bari che ha illustrato la situazione europea del mercato dell’ortofrutta alla luce delle mutate richieste del consumatore, sempre più attento alla salubrità degli alimenti.
Dalla sua presentazione è apparso chiaramente che il segmento delle produzioni biologiche o con basso contenuto di residui acquisiranno sempre più importanza in futuro e che gli operatori devono approfittarne per adeguarsi al cambiamento che il mercato impone.

 

Il Antonio Guario del Servizio fitosanitario della Regione Puglia ha invece focalizzato il suo intervento sui Disciplinari di produzione integrata, sulla loro introduzione nella realtà operativa e sul concetto di agricoltura ecosostenibile.

 

Giacomo Suglia, presidente di Apeo, ha sottolineato quanto sia importante mantenere una coesione di intenti tra tutti gli operatori del settore per una valorizzazione comune (anche tramite una puntuale applicazione dei disciplinari di produzione integrata) dei prodotti pugliesi tramite un unico marchio di identificazione.

 

Massimo Benuzzi di Intrachem Bio Italia ha, infine, concluso la serie di interventi evidenziando il ruolo della Società nel settore degli agrobiofarmaci che, grazie alla ventennale esperienza maturata sinora, le ha permesso di avere una posizione di leadership permettendole di proporre sempre soluzioni di avanguardia sul mercato degli agro-bio-farmaci.
A titolo di esempio è stata presentata la linea di prodotti NO RESIDUE da impiegare su uva da tavola che consente di operare anche in prossimità della raccolta permettendo di controllare varie avversità ed evitare ulteriori apporti di residui fitosanitari (Amylo-X per Botrite, Rapax per la tignoletta, AQ 10 per l’oidio e Naturalis per i Tripidi).

Al termine dell’incontro è emerso chiaramente che l’agricoltura sta evolvendo nella direzione della eco-sostenibilità; obiettivo che si può raggiungere anche con l’introduzione di agrobiofarmaci regolarmente registrati presso il ministero della Salute.