In Alto Adige, culla della melicoltura europea, si terrà dal 15 al 17 novembre 2012 l'ottava edizione di Interpoma, fiera biennale internazionale per la coltivazione, conservazione e commercializzazione della mela.
Per tre giorni, nei padiglioni di Fiera Bolzano, andrà in scena l'appuntamento interamente dedicato al comparto melicolo. Un'occasione per gli operatori professionali di misurare lo stato della produzione e dei mercati e aggiornarsi sulle novità più interessanti riguardanti uno dei prodotti principali del mercato ortofrutticolo.

Numerose anche le opportunità commerciali, grazie alla presenza di centinaia di espositori e migliaia di visitatori: basti pensare che nella precedente edizione, tenutasi nel 2010, sono state ben 354 le aziende presenti, provenienti da 18 nazioni. Oltre 14.200 i visitatori, da 58 Paesi diversi, con un aumento del 22% rispetto al 2008.

Anche in occasione di questa edizione, non mancherà l'appuntamento con il Congresso internazionale dedicato alla mela, organizzato dall'esperto di fama internazionale Kurt Werth in collaborazione con le organizzazioni frutticole altoatesine: un focus di tre giorni sui temi più caldi della melicoltura, che ha visto nel 2010 la partecipazione di relatori di primo piano e una platea di quasi 900 persone. In queste settimane è inoltre in preparazione il ricco programma di convegni, tavole rotonde e incontri scientifici: appuntamenti di alto profilo, che rendono da oltre 15 anni Interpoma il punto di riferimento internazionale per il settore della mela.

La produzione delle mele
Dopo il calo della precedente stagione, è in ripresa la produzione delle mele: le previsioni di Prognosfruit, congresso annuale che presenta le stime sulla produzione europea di mele e pere, annunciano per il 2011/2012 un volume totale di circa 10,2 milioni di tonnellate di mele in Europa e una qualità in crescita. Uno scenario che favorisce l'ottimismo, anche in ragione di una dinamica dei consumi favorita dalla stabilità dei prezzi. Tra le aree di produzione protagoniste di questo scenario c'è sicuramente l'Alto Adige, dove si prevede un raccolto di oltre 1,1 milioni di tonnellate (fonte: Assomela/Cso).