C'era da credere che la deroga alla direttiva nitrati che l'Italia ha (quasi) ottenuto da Bruxelles avrebbe destato l'interesse dei media. E invece no. Pochi i quotidiani che hanno dato spazio a questa notizia e fra questi “Italia Oggi” del 5 ottobre. Nulla o quasi sui quotidiani più diffusi, che si sono invece buttati a capofitto sulla sentenza del Tribunale di Milano che ha condannato alcuni allevatori colpevoli di aver aggirato il sistema delle quote latte. La notizia è rimbalzata sulle pagine del “Corriere della Sera” del 30 settembre e poi su quelle de “La Stampa” e del “Giornale”. E di quote latte si è continuato a parlare il 3 ottobre sulla “Gazzetta del Mezzogiorno” per ricordare fra l'altro i costi miliardari che la vicenda quote latte ha riversato sulla collettività. Se alcuni allevatori hanno fatto male i loro “conti”, e ora devono pagare, ce n'è uno che invece i conti li sa fare meglio dell'Agea, alla quale è stato contestato di aver erogato i contributi della Pac in misura inferiore rispetto al dovuto. La notizia è apparsa su “Il Sole 24 Ore” del 3 ottobre e a quanto si apprende dal quotidiano di Confindustria, l'allevatore era nel giusto e Agea dovrà provvedere a saldare il dovuto. Ancora in tema di latte arriva dalle pagine del “Messaggero” del 6 ottobre la notizia che per la produzione di yogurt non sarà possibile utilizzare latte in polvere, ma c'è il via libera per il latte concentrato. Se non è zuppa...

 

Pac avara

A proposito di Pac e di sostegni all'agricoltura, la “Gazzetta del Mezzogiorno” del 2 ottobre dà qualche anticipazione sulle proposte che saranno presentate la prossima settimana e che costeranno all'agricoltura 800milioni di minori aiuti. Argomento che ancora la “Gazzetta del Mezzogiorno” torna ad affrontare il giorno seguente. Da Bruxelles si apprende intanto del via libera all'ammasso dell'olio di oliva, notizia che si può approfondire sulle pagine di “Italia Oggi” del 30 settembre e ancora su “Italia Oggi” il primo di ottobre. Sempre in tema di olio c'è da segnalare l'articolo pubblicato su “La Discussione” del primo ottobre in merito alle iniziative per favorire l'export sul mercato svedese. Per l'olio, ma anche per il vino e per i pomodori, il prolungarsi della stagione calda comporterà un calo delle produzioni, scrive “Il Tempo” del 2 ottobre, ma il caldo, ormai alle battute finali, sta creando qualche problema anche alle colture orticole, come si può leggere su “La Stampa” del primo ottobre. Nello stesso giorno ancora “La Stampa” analizza le conseguenze del clima sulle produzioni agricole, favorendo le colture di mais, ma compromettendo la raccolta delle castagne.

 

Al vino piace il caldo

Anche il vino deve fare i conti con il clima, scrive “Libero” del primo ottobre, e la vendemmia, scrive nello stesso giorno “Italia Oggi” farà registrare un meno 13 percento. Una previsione condivisa dal “Mattino” del 2 ottobre e confermata su “Famiglia Cristiana” in edicola il 6 ottobre dove si commenta l'andamento della vendemmia, con quantità ridotte, ma che promettono vino di ottima qualità. Intanto si alternano notizie apparentemente contraddittorie sul valore dei vigneti. Il prezzo di quelli trentini, si legge su “L'Adige” del primo ottobre, è schizzato verso l'alto, mentre in altre zone si assiste al fenomeno inverso, con un crollo delle quotazioni del quale si parla su “Italia Oggi”. La terra, scrive il “Laboratorio Socialista” del 30 settembre, resta il bene rifugio di qualsiasi economia. Ma gli investimenti possono essere proibitivi e cresce l'affitto, secondo uno studio condotto da Inea e pubblicato da “Italia Oggi” del primo ottobre. Un modo per assecondare la necessità di crescita delle aziende agricole, argomento sul quale interviene nello stesso giorno il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, dalle pagine di “Ore 12

 

Avanti con il biotech

Sulle pagine dei quotidiani di questi ultimi giorni hanno trovato posto alcune “curiose” notizie di carattere tecnico, come quella pubblicata da “La Stampa” del 30 settembre a proposito di trattori guidati dal satellite, notizia peraltro già nota fra gli “addetti ai lavori”. Certo più innovativa la ricerca che si sta conducendo a Pisa per coltivare il grano in condizioni di aridità, uno dei filoni di ricerca, scrive “La Nazione” del primo ottobre, che ha ricevuto finanziamenti per un milione di euro. Le notizie positive sul fronte del biotech continuano con le buone performance delle aziende impegnate in questo settore nel quale l'Italia, si legge su “MF” del 4 ottobre, è riuscita a raggiungere livelli di eccellenza. Gli entusiasmi si smorzano leggendo la notizia riportata su “Terra” del primo ottobre che lamenta come il biotech abbia “infestato” le campagne laziali. Tanto da invocare controlli in tutta Italia. Purché non sia caccia alle streghe...