Lombardia
Siglato il nuovo contratto integrativo di lavoro per i contoterzisti lombardi

E' stato siglato tra la Federazione lombarda imprese di meccanizzazione agricola (Flima) e la Fai-Cisl Lombardia, Flai-Cgil Lombardia e Uila-Uil Lombardia il nuovo Contratto integrativo di lavoro per i lavoratori dipendenti delle imprese che esercitano attività di contoterzismo in agricoltura nella Regione Lombardia. Il nuovo testo, che integra il Ccnl nazionale già sottoscritto da Unima, è valido dal 1 gennaio 2010 al 31 dicembre 2013.

Il presidente della Flima, Clevio Demicheli, esprime "moderata soddisfazione per l'accordo raggiunto, dopo un anno di trattativa, grazie al senso di responsabilità della Flima". La Federazione Lombarda infatti, pur non essendo riuscita a regolamentare a livello territoriale le indennità di viaggio degli operatori, ha comunque ottenuto la garanzia che tale particolarità del settore sarà oggetto di trattativa nel prossimo rinnovo del contratto nazionale in scadenza a fine 2011.

Si segnala all'interno dell'accordo oltre all'adeguamento salariale e del premio di fedeltà anche la volontà delle parti di costituire un Ente bilaterale lombardo preposto allo sviluppo della formazione e assistenza malattie e infortuni dei lavoratori del comparto.

Fonte: Unima

 

Emilia-Romagna
Ultimo bando per interventi in favore delle aziende ovine colpite da scrapie 

Con il 2011 termina il periodo di validità del regime di aiuti a favore delle aziende colpite da scrapie degli ovini, per uno stanziamento totale dal 2007, di oltre 580.000 euro. Nella sezione 'Bandi e Scadenze' di Ermesagricoltura (per accedervi clicca qui) verrà pubblicato il quinto e ultimo avviso pubblico per l'anno 2011 relativo al 'Piano operativo regionale per gli interventi a favore delle aziende ovine colpite da scrapie (Tse)' completo delle modalità per la presentazione delle domande di aiuto.

Le domande vanno presentate al Servizio produzioni animali della Regione dal primo al 30 aprile prossimo (con proroga al 2 maggio per la festività dei giorni precedenti), da parte delle aziende ovine già beneficiarie degli aiuti (domanda durante il periodo di ripristino, ultima domanda di aiuto) e delle aziende ovine che hanno subito eventuali abbattimenti per scrapie, a partire dal primo giugno 2007 (prima domanda di aiuto).

Per le domande durante il periodo di ripristino e l'ultima domanda di aiuto le aziende dovranno riportare i dati di consistenza dell'allevamento a partire dall'ultima data utile indicata per il calcolo degli indennizzi relativi all'anno 2010 (ad esempio: dal 15 marzo 2010 al 15 marzo 2011).

Dal 1998 in Emilia-Romagna diversi allevamenti ovini, da latte e da carne, hanno subìto abbattimenti di animali a seguito della scrapie ovina, malattia neurodegenerativa che, come la Bse bovina, fa parte del gruppo delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (Tse). Con il Piano approvato nel 2007, la Regione vuole consentire alle imprese zootecniche ovine colpite dalla malattia di ripristinare l'attività d'allevamento, riportandola al livello esistente prima dell'abbattimento degli animali e di compensare, anche solo parzialmente, i maggiori oneri e la perdita di produzione sostenuti nel periodo di riavvio e ritorno a regime, dell'attività di impresa.

Gli interventi riguardano tre aspetti: l'acquisto di animali per la ripresa dell'allevamento, il sostegno alla rimonta e il calo di produzione di latte o di carne e sono previsti fino al termine di quest'anno.

Fonte: Ermes Agricoltura

 

Lombardia
All'America piace il 'Made in Lombardy' 

"I prodotti tipici agroalimentari proseguiranno la loro conquista del Nord America grazie al sostegno sinergico di Regione Lombardia, Unioncamere e Buonitalia spa". Parole dell'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Giulio De Capitani, intervenendo al convegno 'Dalla Lombardia al Nord America, promozione dei prodotti tipici agroalimentari', che si è tenuto il 14 marzo.

Il progetto pilota di diffusione dell'agroalimentare 'True Lombardy, True Love'  ha coinvolto 107 aziende, in rappresentanza di tutte e 12 le province lombarde. Un progetto, ha spiegato de Capitani, "volto a far conoscere il vero prodotto lombardo, minacciato da troppe contraffazioni, e sostenere le nostre imprese agricole nel processo di internazionalizzazione nei mercati del Nord America".

Il progetto ha integrato in maniera coerente varie iniziative. Ha spiegato l'assessore: "Abbiamo, ad esempio, organizzato corsi di formazione e informazione sull'e-commerce, promosso lezioni sulle certificazioni europee di tutela per i buyers, organizzato oltre 1400 incontri di affari, realizzato momenti di degustazione presso fiere e mercati e proposto menù con prodotti tipici lombardi nei più noti ristoranti italiani del Nord America".

"Anche pensando all'Expo - ha concluso De Capitani - noi puntiamo a far conoscere i veri prodotti 'Made in Lombardy' e vogliamo creare occasioni per le nostre aziende di essere sempre più protagoniste anche nei mercati stranieri".

Fonte: Regione Lombardia

 

Sardegna
Trichinellosi, varato il nuovo decreto regionale 

Il presidente della Regione Sardegna prende atto del mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla precedente Ordinanza regionale n.1/2006, sul controllo di suini irregolari al pascolo brado non autorizzato nella 'zona ad alto rischio' della Sardegna centrale, e vara il nuovo decreto 'Misure sanitarie negli allevamenti suini per la lotta contro la trichinellosi e le pesti suine'.

Nel 2005, nel 2007 e nel gennaio 2011 sono stati ricoverati per trichinellosi alcuni pazienti che avevano consumato carni di suini irregolari macellati senza controllo sanitario e provenienti dalla 'zona ad alto rischio' prevista dall'ordinanza del presidente della Regione Sardegna n. 1 del 16 gennaio 2006.

Nel decreto si legge che "la situazione epidemiologica della trichinellosi desta grave preoccupazione per la tutela della salute pubblica sia della popolazione residente che dei turisti che frequentano il Centro Sardegna". Inoltre, "a causa della sfavorevole situazione epidemiologica della Peste suina africana, il commercio di suini e dei suoi prodotti al di fuori del territorio regionale continua ad essere fortemente limitato".

Questi gli aspetti disciplinati:
• regolarizzazione degli allevamenti;
• delimitazione della zona ad alto rischio per trichinellosi e peste suina africana;
• attività di controllo veterinario per le pesti suine, la malattia vescicolare del suino e la trichinellosi;
• attività di vigilanza;
• flussi informativi relativi alle attività svolte dai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali.

Fonte: Anmvi

 

Piemonte
Nuovo sistema di misurazione delle superfici vitate

Nuove funzionalità per l'Anagrafe agricola del Piemonte: un corso, a cui hanno partecipato anche rappresentanti di Confagricoltura Cuneo, si è svolto a Torino presso la Sala multimediale della Regione per informare gli operatori sulle nuove modalità operative che consentono l'allineamento al sistema per la misurazione delle superfici coltivate (vite e altre coltivazioni). 

"Siamo favorevoli all'impiego di questo nuovo sistema - dichiara Mario Viazzi, direttore di Confagricoltura zona di Alba - perché mette fine all'incertezza che regnava su questo argomento: senza pregiudicare lo storico vitato, si superano definitivamente le lungaggini burocratiche e procedurali che determinano costi, anche consistenti, a carico delle aziende agricole".

Nello specifico, dopo un approfondito excursus sui vari regolamenti e leggi nazionali che si sono susseguiti nel tempo, sono state fornite le informazioni per l'utilizzo del nuovo metodo. Questo si baserà essenzialmente sull'incrocio dei dati delle unità vitate con le misurazioni fatte dal Gis. "La cosa positiva - spiega Antonio Marino, tecnico Confagricoltura Cuneo presente all'incontro - è che una volta che i dati verranno validati, saranno ufficiali e per qualsiasi controllo saranno sempre coerenti e omogenei". 

Sono state ultimate, infine, le operazioni di importazione dei dati dalle Camere di commercio con tutti i dati derivanti dagli albi vigneti e matricole. In base al d.lgs 61/2010 le matricole e gli albi non esistono più, pertanto lo schedario sarà l'unico riferimento per le superfici vitate.

Fonte: Confagricoltura Cuneo

 

Basilicata
Alsia, le api lucane sono in buona salute 

Una rete di monitoraggio per lo studio del fenomeno della mortalità delle api. Questo in sintesi l'obiettivo del progetto di ricerca nazionale Apenet, finanziato dal ministero delle Politiche agricole, a cui l'Alsia, l'Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura, ha aderito dal marzo 2009, e i cui risultati sono stati presentati l'11 marzo in un seminario a Potenza.

All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, Claudio Porrini dell'Università di Bologna, i rappresentanti delle associazioni apistiche Andrea Terreni dell'Unaapi, Diego Pagano del Conapi, Pancrazio Benevento dell'Associazione apicoltori lucani. 

Il progetto Apenet, attraverso la costituzione di 'nodi' regionali, ha raccolto informazioni in tutta Italia. Per la Basilicata, l'Alsia gestisce con proprio personale tecnico il 'nodo' lucano, composto da alcune arnie dislocate in specifiche stazioni di rilevamento. Nei primi diciotto mesi del progetto sono emersi in tutta Italia, e in Basilicata, dati interessanti sulle cause della moria delle api, grazie ai rilievi effettuati nelle varie postazioni. I risultati attestano il buono stato di salute delle api lucane: le analisi chimiche effettuate su api, polline e cera non hanno, infatti, rilevato la presenza di residui di agrofarmaci, che è una delle maggiori cause della moria delle api.

Da quest'anno l'attività di Apenet sarà proseguita da un nuovo progetto ministeriale, 'BeeNet – Apicoltura e ambiente in rete', che fornirà le basi per l'istituzionalizzazione delle attività di monitoraggio e delle segnalazioni in campo apistico. L'approccio sarà sempre quello del reciproco scambio di informazioni tra le istituzioni locali e gli operatori del settore.

Fonte: Alsia