Si avvicina il momento dei brindisi e i media non potevano perdere l'occasione per fare il punto sulla situazione del settore vitivinicolo, a iniziare dal settimanale “L'Espresso” in edicola il 17 dicembre che all'argomento ha dedicato un ampio servizio. “Il Mattino” di Napoli affronta l'argomento in un'ottica diversa, ripercorrendo gli storici vigneti che si snodano sino a Pompei. A proposito di brindisi pare sia il Prosecco, scrive “Libero” del 18 dicembre, il protagonista dei prossimi cin cin. In tema di bollicine interviene anche “Il Sole 24 Ore” secondo il quale lo spumante italiano sarà uno dei protagonisti a livello internazionale. Il giorno seguente il “Corriere della Sera” anticipa che lo spumante italiano sarà davanti allo Champagne per numero di bottiglie. Per chi vuol brindare spendendo poco arrivano i suggerimenti de “Il Resto del Carlino” del 20 dicembre. C'è anche spazio per commentare i recenti provvedimenti firmati dal ministro Giancarlo Galan per modernizzare il settore. Se ne parla su “Italia Oggi” del 21 dicembre.

 

Addio 2010

Con l'avvicinarsi della fine dell'anno si fanno i primi bilanci sui dodici mesi passati. Un bilancio negativo secondo la Cia che durante la sua recente assemblea, della quale si parla su “Il Sole 24 Ore” del 22 dicembre, denuncia la chiusura di ben 25mila aziende agricole. Ne parla anche “L'Unità” che all'argomento dedica però solo sei righe. A leggere quanto scrive “Avvenire” del 21 dicembre la colpa sta nella scarsa redditività delle aziende agricole, e molte responsabilità risiedono nell'arretratezza del nostro “sistema” agricolo che a detta del presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni, intervistato da “La Stampa” del 22 dicembre, descrive l'agricoltura italiana come un mercato paesano. Ad aumentare le difficoltà degli agricoltori ci si mette anche il clima con le temperature rigide dei giorni scorsi. Se ne parla su “L'Eco di Bergamo” del 19 dicembre e il giorno seguente su “Il Tempo”. “Il Resto del Carlino”, nel frattempo, si interroga su come rilanciare i consumi di prodotti ortofrutticoli. Ma la vera sfida si gioca sui tavoli di Bruxelles dove il presidente di Coldiretti, Giuseppe Marini, invoca dalle pagine del “Giorno” un patto fra Italia Francia e Germania per la riforma della Pac. E che ci sia di che preoccuparsi lo si legge sul “Corriere della Sera” del 19 dicembre dove si commenta la volontà di Merkel, Sarkosy e Cameron di congelare la spesa Ue. Come se non bastassero questi problemi, ci si mette anche il terrorismo con la minaccia di avvelenare i cibi sulle tavole Usa. Se ne parla il 23 dicembre su molti giornali fra i quali “Il Secolo XIX” e “Avvenire”. Ma a quanto scrive “Panorama” in edicola nello stesso giorno, le preoccupazioni non hanno fermato il consumo di prodotti  “Made in Italy” che continuano ad andare forte nelle preferenze degli americani.

 

Ancora Ogm

Brindisi e auguri non fermano il dibattito sugli Ogm, continuato anche in questi giorni sulle pagine di molti quotidiani, a iniziare da “Avvenire” del 19 dicembre che affronta l'argomento commentando le posizioni di favorevoli e contrari. E'ancora “Avvenire” che dà spazio all'opinione di Piero Morandini, che dice sì agli Ogm. E in perfetta “par condicio” è sempre “Avvenire” che pubblica nello stesso giorno il parere di Marcello Buiatti, che è invece contrario all'impiego di Ogm. Gli Ogm finiscono anche nel “tormentone” sulle rivelazioni di alcune corrispondenze riservate ad opera di un noto sito web. Se ne parla su “Il Sole 24 Ore” del 17 dicembre a proposito dei pareri che il Vaticano avrebbe espresso su questo argomento. Il settimanale “Gente” in edicola il 20 dicembre affida al ministro Giancarlo Galan il compito di dare una risposta ai quesiti sugli Ogm. Chissà se dietro alle “grandi manovre” che in questi giorni si stanno svolgendo nel mondo dei semi ci sono anche queste difficoltà nel dare una risposta agli Ogm. Dalle pagine di “Italia Oggi" del 18 settembre si apprende infatti che fra Syngenta, Du Pont e Monsanto sono in corso trattative che potrebbe spostare gli attuali assetti. Interviene sull'argomento anche “Avvenire” che il giorno seguente anticipa la possibilità di un riposizionamento di Monsanto nel comparto delle sementi.

 

Nelle stalle anche sorrisi

Con la fine del 2010 anche il mondo degli allevamenti tenta un bilancio di questo anno, decisamente avaro di soddisfazioni, ma non per tutti i comparti. Ne è un esempio il buon andamento della produzione di latte di bufala e di mozzarelle Dop, come ricorda “Avvenire” del 18 dicembre che ripercorre le tappe di questo settore in controtendenza rispetto alla generale crisi del mondo zootecnico. Gli allevatori delle Marche, si apprende dal “Resto del Carlino” del 19 dicembre, potranno però vendere il latte direttamente ai laboratori di trasformazione, come ad esempio gelaterie e pasticcerie, grazie ad una delibera del Consiglio regionale. Si aprirà così un nuovo spazio di mercato che potrà rivelarsi molto interessante. Le notizie positive continuano sulle pagine di “Italia Oggi” del 18 dicembre dove si commentano le recenti decisioni del Consorzio del Parmigiano Reggiano grazie alle quali il mercato potrà essere meglio controllato, mentre l'approvazione dell'obbligo di confezionamento all'interno dell'area di produzione potrà limitare le frodi che da sempre danneggiano questo vessillo del Made in Italy.