Nei primi sei mesi dell’anno, in base all’elaborazione del Centro Studi Unioncamere Emilia-Romagna su dati Coeweb ed Istat, l’export agroalimentare regionale ha fatto segnare un aumento dell’11,2%, rispetto allo stesso periodo del 2009; confermando un trend di crescita superiore alla media nazionale, che si aggira attorno al +10%

Da sottolineare, soprattutto, le performance dei prodotti Doc, come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano, che continuano a trainare l’export del settore, mettendo a segno un nuovo aumento record del 23%.

Tra i prodotti più dinamici si trovano quelli dell’industria lattiero-casearia (+23%) e il comparto carne (+12%). I mercati esteri più promettenti e in forte espansione, che dimostrano di apprezzare maggiormente il made in Emilia-Romagna, si confermano l’Africa settentrionale (+66,7%), l’Asia centrale (+70,5%) e l’India (+43%). Si tratta di aree di sbocco ancora marginali, rispetto al totale delle esportazioni, ma estremamente interessanti in una prospettiva di medio-lungo periodo. 

Questi i dati sull’export del settore agroalimentare emiliano-romagnolo, relativi al primo semestre 2010, presentati presso la sede regionale di Unioncamere, nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma della XIX Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, che si terrà a Parma dal 23 al 27 ottobre prossimi.

“Sappiamo bene quanto i nostri prodotti siano apprezzati all’estero e quanto essi siano strettamente collegati all’identità culturale del nostro territorio – ha dichiarato Andrea Zanlari, presidente di Unioncamere Emilia Romagna e della Camera di Commercio di Parma, nel corso della conferenza stampa – L’Emilia-Romagna è la regione trainante per l’export dell’agroalimentare italiano e i dati che oggi presentiamo testimoniano che la qualità dei nostri prodotti è riconosciuta in tutto il mondo. Per questo sarà fondamentale continuare a sostenere economicamente e strategicamente le nostre aziende, permettendo loro di ‘scaricare a terra’ tutto il potenziale commerciale di cui sono capaci, grazie al volano dell’internazionalizzazione”.

Presente all’incontro anche Augusto Strianese, presidente di Assocamerestero, il quale ha aggiunto “Le Camere di Commercio Italiane all’Estero sono al fianco delle imprese per assisterle sui mercati esteri, aiutandole a veicolare la qualità delle nostre produzioni, del saper fare legato alla tradizione e ai luoghi di origine dei nostri prodotti e i valori dello stile italiano. Per far questo, solo nel 2010 le Camere, grazie al supporto del ministero dello Sviluppo Economico, hanno messo in pista 2.000 iniziative promozionali, con la collaborazione del sistema camerale, le associazioni, i consorzi, le regioni e tutti i soggetti nazionali e locali vicini alle aziende”.

Ha precisato Ugo Girardi, segretario generale di Unioncamere Emilia-Romagna, “In questa fase di possibile ripresa trainata dall’export si stanno dimostrando particolarmente interessanti e di notevoli potenzialità in prospettiva alcuni mercati nuovi come l’Africa settentrionale e l’Asia centrale che hanno una dinamica di crescita particolarmente forte”.