Il caldo viene in aiuto della frutta estiva. Nei primi quindici giorni di luglio gli acquisti di frutta sono cresciuti di oltre il 10%, con picchi del 20% nelle grandi città - in particolare a Roma, Milano e Firenze - rispetto al precedente mese di giugno. Un risultato che resta al di sotto delle aspettative dei produttori, ma che comunque ha invertito la tendenza al ribasso dei consumi.
Domenico Scarpellini, presidente di Macfrut, la maggior manifestazione del Mediterraneo dedicata all’ortofrutticoltura, e amministratore delegato del Mercato ortofrutticolo di Cesena, una delle più importanti piazze di contrattazione, fa il punto sulla campagna frutticola attualmente in corso.
Come si presenta la situazione di mercato per quanto riguarda il consumo di ortofrutta estiva? E' possibile fare un parziale bilancio della stagione? E quali sono le produzioni più gettonate?
"A partire dalla fine giugno si è interrotta una tendenza negativa nei consumi di frutta ed ortaggi. Tale riduzione dei consumi si era evidenziata sia nel 2009 sia nella prima parte del 2010. Anche se i dati evidenziano che simultaneamente a questa contrazione vi è stato un aumento (+3,5%) delle famiglie che hanno messo frutta in tavola. Da luglio si è però percepito un aumento dei consumi di frutta e verdura e si riscontrano incrementi molto alti dei prezzi pagati ai produttori rispetto al 2009.
Il secondo elemento probatorio consiste nell’andamento del Mercato all'ingrosso: a luglio il Mercato all'ingrosso di Cesena ha riscontrato un buon livello di contrattazione, sintomo di un movimento positivo degli acquisti da parte dei consumatori.
I dati ufficiali del nostro Osservatorio dei consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane di Macfrut confermano che nei primi tre mesi del 2010 si conferma la tendenza riscontrata durante il 2009: crescono le famiglie italiane che acquistano frutta e ortaggi, ma ognuna ne compera meno. Nel 2009 infatti ogni nucleo familiare aveva ridotto la spesa ortofrutticola di 10,3 chili, e da gennaio a marzo 2010 (sull’analogo periodo del 2009) ne ha acquistato in media 2 chili in meno (-2,13%), con un calo di spesa media di 4,58 Euro (-2,97%).
Nel primo trimestre 2010 c'è stato un +3,5% di famiglie che hanno acquistato ortofrutta rispetto al 2009. Con un calo dell'acquisto medio per famiglia (frutta e verdura fresche), che va dai 90 kg del 2009 agli 88 kg del 2010 e che porta alla diminuzione anche della spesa media (da 154,15 a 149,57 Euro)".
Organizzazioni agricole e Op individuano in una maggiore concentrazione dell'offerta e nel coordinamento fra produttori gli strumenti per il rilancio del settore. Sono queste le strade da perseguire?
"Certamente. Ma queste due azioni da sole non bastano più. Proprio su questo fronte abbiamo voluto che a Macfrut 2010 si ponesse l'accento anche su una maggior attenzione alla fase del consumo ed a quella che viene definita soddisfazione del consumatore.
Perché credo che oggi non siano più sufficienti aggregazione e coordinamento fra i produttori, ma occorra che la qualità sia percepibile e percepita al consumo. Anche perché una tale percezione potrebbe facilitare una maggior opportunità di allargare il mercato".
In un contesto di crisi generalizzata, i Paesi esteri possono rappresentare uno sbocco interessante per le nostre produzioni? E quali sono le azioni per un export realmente competitivo?
"E’ importante saper indirizzare l'export in base alle esigenze dei vari Paesi. Ad esempio, a Mosca può essere più percorribile una politica di commercializzazione di mele, pere e kiwi.
Mentre in Germania bisogna essere presenti con fragole e pesche. In quanto, all'interno di tali scelte va considerata una componente di non poco conto, ovvero quella della vita del prodotto (o della capacià di mantenimento – o shelf life)".
A Macfrut si terranno il secondo Summit europeo della frutta e il primo G20 degli assessori europei. Quali saranno le tematiche al centro degli incontri?
"Macfrut 2010 inizierà mercoledì 6 ottobre con quel G20 annunciato l'anno scorso dall'assessore regionale all'agricoltura dell'Emilia Romagna, Tiberio Rabboni.
Il G20 è l’incontro delle Regioni ortofrutticole europee per dialogare sui problemi e sulla difesa dei redditi dei produttori. Al G20 di Macfrut si affronteranno una serie di proposte (rapporto tra produzione e GDO, ruolo delle organizzazioni dei produttori nella Pac dopo il 2013, promozione dell'immagine del settore e dei consumi, regole fitosanitarie di reciprocità negli scambi commerciali tra Paesi) e si cercherà di approvare un documento che oltre alla reciprocità fra stati, porrà le basi sulla reciprocità all'interno della filera ortofrutticola.
Durante il Macfrut si avrà inoltre il primo Summit Europeo della Frutta, organizzato da Cesena Fiera, CSO e con il contributo e la collaborazione della Regione Emilia Romagna: occasione unica per fare il punto sulle previsioni di produzione della frutta invernale: pere, kiwi e agrumi, sia a livello italiano che europeo e mondiale".