Iniziato un paio di anni fa, l'appuntamento è ormai diventato una consuetudine non solo per gli allevatori che producono per il Parmigiano Reggiano, ma anche per i tecnici e gli operatori del settore che possono sfruttare un'occasione di incontro e confronto professionale. Saranno una trentina le bovine, tutte in lattazione e di razza Frisona e Bruna, che sfileranno nel ring accomunate da un unico comun denominatore: l'elevato valore genetico e il perfetto stato sanitario, determinato soprattutto dai rigorosi controlli a cui ognuna di esse verrà sottoposta per poter partecipare all'Asta.
"Oggi più che mai l'eccellente condizione sanitaria del bestiame deve essere garantita – spiega il presidente di Araer, Maurizio Garlappi – e noi siamo orgogliosi di poter affermare che i servizi offerti e i tecnici messi in campo da Araer sono assolutamente in grado di assicurare il rispetto scrupoloso delle analisi previste, tant'è vero che il Regolamento redatto per partecipare all'Asta dedica un accurato elenco di requisiti da rispettare per l'ammissione. In questo scenario, la gestione del farmaco e di conseguenza l'asciutta selettiva delle bovine rappresentano due inscindibili capisaldi su cui Araer sta lavorando per fornire agli associati un servizio sempre puntuale e competente a sostegno della loro professionalità".
Il continuo dinamismo a cui il mondo allevatoriale è chiamato non può prescindere dal radicamento alle tradizioni. "L'Asta delle bovine rientra in questo contesto – sottolinea Claudio Bovo, direttore di Araer – perché favorisce quel confronto tra allevatori di cui spesso si è sentita la mancanza. All'aspetto legato a un passato che sta tornando di grande attualità, dobbiamo unire l'innovazione tecnico-scientifica che ci permette di presentare animali non solo iscritti al Libro Genealogico, ma caratterizzati soprattutto da un elevato valore genetico e da un altrettanto ineccepibile stato sanitario, certificato dalle scrupolose analisi a cui, come ricordava il presidente Garlappi, tutti i soggetti partecipanti all'Asta devono sottostare".
L'Asta delle bovine nate e allevate all'interno del comprensorio del Parmigiano Reggiano rappresenta un fiore all'occhiello anche per il Consorzio agrario provinciale di Parma che, come afferma il suo presidente, Giorgio Grenzi, "costituisce un'iniziativa in cui noi crediamo molto e che fin dalla sua prima edizione ha saputo attrarre un pubblico di allevatori e operatori sempre numeroso e competente. Anche questo tipo di rassegne contribuisce alla crescita professionale degli allevatori, soprattutto in momenti in cui oltre alla qualità produttiva occorre trasmettere informazioni corrette, rispondere alle esigenze del mercato, mantenere alto il livello della competitività".
Anche in questa occasione, le bovine verranno battute all'Asta da uno dei più conosciuti battitori, Pier Paolo Pradi, che non mancherà di animare con competenza la kermesse. Come nelle passate edizioni le bovine saranno valutate dai tecnici Araer che dovranno esprimersi sulle caratteristiche morfologiche di ogni soggetto. Dopo la mungitura della sera di venerdì 15 novembre, quando le bovine verranno ricoverate nella Stalla del Consorzio, si procederà alle analisi di routine sul latte per stabilire i livelli di grasso, proteine, lattosio, inibenti e cellule somatiche. La mattina dopo, prima della sfilata, ogni bovina verrà sottoposta alle rituali operazioni di toelettatura per mettere in mostra le sue migliori caratteristiche morfologiche.
L'invito a partecipare è rivolto anche al pubblico dei non addetti ai lavori. Sarà un'occasione molto interessante per avvicinare il "consumatore" al mondo dell'allevamento e scoprire la professionalità che lo caratterizza.
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Fonte: Araer - Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna