Un importante appuntamento per il comparto suinicolo nazionale, alle prese con la gestione di diversi fronti aperti soprattutto in tema di benessere animale, ritenuto ormai non solo dagli addetti ai lavori il tema dei temi.
In questo contesto il taglio della coda dei suinetti si inserisce con forza nel dibattito, soprattutto a seguito dell'applicazione del Piano d'azione che la Commissione europea ha richiesto ai Paesi membri a seguito degli audit condotti nel novembre dello scorso anno che, relativamente agli allevamenti suinicoli italiani, hanno rischiato di farci incorrere in una procedura di infrazione per il mancato rispetto della Direttiva 2008/120/CE.
Il piano, elaborato dal ministero della Salute in collaborazione con il CReNBA (Centro di referenza nazionale per il benessere animale) di Brescia, prevede una prima parte che si concluderà il 31 dicembre di quest'anno. Durante i prossimi mesi infatti, gli allevatori dovranno compilare una scheda di autovalutazione per individuare le criticità predisponenti le morsicature tra i suini che di fatto, fino a oggi, hanno visto come unica soluzione al problema il taglio della coda.
Dal primo gennaio 2019 si passerà poi alla fase operativa, quella in cui gli allevatori dovranno adottare tutti i miglioramenti necessari ad arginare il fenomeno delle morsicature implementando le condizioni di benessere, ma soprattutto dovranno gradualmente essere introdotti in porcilaia piccoli gruppi di suinetti con la coda non tagliata per verificare l'efficacia dei miglioramenti ambientali adottati rispetto al contenimento delle morsicature.
Un'autentica rivoluzione, se si considera che il taglio della coda è stato fino a oggi un'operazione di routine che annovera l'Italia in un consistente elenco di altri paesi europei, ad eccezione della Finlandia, dove la caudectomia rappresenta tuttora una pratica diffusa.
Il miglioramento delle condizioni di benessere dei suini, esattamente come chiede la Ue ma anche una fetta sempre più consistente di consumatori, impone all'allevatore investimenti che devono corrispondere a una soddisfacente redditività aziendale.
Al tavolo dei relatori siederanno i nomi più illustri degli esperti del settore che illustreranno il quadro sanitario italiano e mondiale.
Al termine della relazioni, come è ormai consuetudine, ci sarà spazio per la tavola rotonda in cui i partecipanti, che a vario titolo rappresentano tutti gli anelli della filiera, si confronteranno in un dibattito come sempre costruttivo e di alto livello.
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Fonte: Expo Consulting srl