Analizzando nel dettaglio i dati relativi all'Istat, rielaborati poi da Anacer, l'import ha visto accrescere il proprio valore nonostante un calo delle quantità acquistate pari a 1,2 milioni di tonnellate (-8,3%). La riduzione continua a essere dovuta dal calo degli acquisti dall'estero di cereali in granella (-1,4 milioni di tonnellate), in particolare su grano duro (-584.500 tonnellate), mais (-529mila tonnellate), grano tenero (-272mila tonnellate). Crescono le importazioni di semi e frutti oleosi (+234mila tonnellate), mentre scendono le farine proteiche (-89mila tonnellate).
Nell'export la diminuzione in valore (-4,8%) è stata meno che proporzionale al calo quantitativo (-329mila tonnellate, -10%). Continua il trend negativo della pasta (-15,5%, pari a -239mila tonnellate), così come riso (-52.600 tonnellate) e dei prodotti trasformati (-132mila tonnellate, -19%). Aumenta l'export di cereali in granella (+72%), farine di grano tenero (+13%) e dei mangimi a base di cereali (+6%).
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti
Autore: Lorenzo Pelliconi