Va fatto. Non ci sono discussioni. Nutrire il frumento è la prima mossa per vincere la partita con una produzione di successo, quella che riempirà i cassoni delle mietitrebbia di lì a otto mesi. Praticamente, una gestazione.
Per dare al frumento i giusti apporti di azoto è però possibile ridurre il numero degli ingressi in campo a uno solo, da effettuarsi o in pre-semina o in copertura anticipata, ottenendo risultati analoghi e talvolta migliori rispetto alla concimazione azotata tradizionale minerale, da effettuarsi con due o più interventi durante la fase di levata.
I concimi proteici Ilsa, a base della gelatina idrolizzata ad uso agricolo Agrogel, brevetto di Ilsa, permettono di ridurre i carichi di lavoro per i cerealicoltori, mantenendo inalterato il risultato finale produttivo rispetto ai migliori standard di riferimento convenzionali.
nell’annata 2011-2012  Ilsa ha effettuato diverse prove in campo in diverse province (Torino, Venezia, Piacenza, Modena, Bologna, Foggia, Viterbo, Catania). In questo progetto sperimentale sono state poste a confronto la tradizionale pratica di concimazione, seguita comunemente nella zona in prova, con i concimi azotati Ilsa ad alta efficienza.
L'obiettivo era dimostrare come si possa ridurre l'azoto immesso in campo, senza diminuire la produttività. Con sensibili risparmi di tempo, denaro e ambiente.
I fertilizzanti azotati Agrogel di Ilsa hanno il pregio di andare tutti a bersaglio, nutrendo la coltura senza disperdersi nel suolo.
Fra le diverse prove effettuate, spicca ad esempio quella svolta in collaborazione con il Centro Cereali Carmagnola (To), nella quale sono state ridotte di molto le unità di azoto per ettaro, al fine di verificare l’efficienza dell’azoto proteico e del suo rilascio anche in condizioni estreme.
La tesi concimata con Fertorganico, nonostante oltre 110 unità di azoto in meno rispetto alla tesi aziendale ed un’unica somministrazione a novembre, ha avuto una resa leggermente minore.
L’inverno rigido e le precipitazioni, anche nevose, non hanno provocato infatti perdite di azoto, rimasto quindi nel terreno e disponibile alle richieste della pianta. La strategia con due interventi è risultata ovviamente quella ottimale. In essa, l’intervento con Azoslow è stato molto anticipato, cioè a fine gennaio.
 
I vantaggi di Agrogel
 

La matrice proteica Agrogel rilascia i nutrienti solo dopo la degradazione attuata dalla microflora presente nel terreno, la cui maggiore attività metabolica coincide con i momenti di maggiore assorbimento di azoto da parte delle radici.
Aumentando la ricchezza microbiologica del terreno si riesce in tal modo a sfruttare tutta la fertilità residua.
Per molti concimi azotati minerali, a causa delle ingenti perdite per dilavamento, volatilizzazione e immobilizzazione, le unità di azoto effettivamente disponibili per le colture sono molto inferiori al totale distribuito.
Tutte le prove svolte dal Servizio Agronomico Ilsa, in collaborazione con altri enti e aziende agricole, hanno confermato la maggiore efficienza dei prodotti a base di Agrogel, in termini di quantità e qualità della granella.
L’impiego di questi concimi permette di ridurre infatti il numero di interventi, ottenendo rese analoghe con meno unità di azoto o rese molto maggiori a parità di azoto somministrato.