La concimazione potassica autunnale in frutticoltura e in viticoltura sfrutta le piogge autunnali, invernali e primaverili per favorire lo spostamento degli elementi nutritivi lungo il profilo del suolo.

Si tratta di una tecnica colturale che:
- mira a favorire l'accumulo delle sostanze di riserva nella pianta, necessarie per la primavera successiva;
- ottimizza la nutrizione della coltura durante tutto il periodo autunnale;
- ripristina lo stato di fertilità del terreno;
- previene situazioni di carenza e garantisce elevate rese e qualità del prossimo raccolto.

L’epoca di somministrazione raccomandata varia in funzione della specie e del suolo in cui ci troviamo ad operare: a fine inverno nei suoli sabbiosi in cui eventi piovosi intensi causerebbero il dilavamento del potassio e in autunno per quelli argillosi e di medio impasto, localizzandone la distribuzione lungo la fascia diserbata o lavorata sotto la fila in caso di interfilare inerbito.

Anche per l’azoto, così come il fosforo, sono raccomandati apporti in post-raccolta a fine estate-inizio autunno (pomacee 10-30% a fine estate-inizio autunno, drupacee 30-40% a fine estate, vite 25-35% dopo la vendemmia).

La concimazione autunnale, su suoli franco-argillosi, è indicata anche per il magnesio al fine di mantenere un equilibrio tra potassio-magnesio nel suolo e prevenire fenomeni di antagonismo nell’assorbimento radicale dei due elementi.

Sintomi da carenza di potassio su foglie di melo e vite

K+S KALI GmbH propone tre soluzioni per la gestione della concimazione potassico-magnesiaca al terreno:

· KALI SOP - Solfato di potassio 50% K2O, 45% SO3;
· Patentkali® - Solfato di potassio contenente sale di magnesio 30% K2O, 10% MgO, 42% SO3;
· ESTA® Kieserit - Solfato di magnesio 25% MgO, 50% SO3.



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