Sembra facile: passare dai 70 centimetri di interfila a 45. Basta avere una seminatrice che permetta rapidamente di allargare o stringere gli spazi fra i corpi seminanti, come pure di rientrare in sagoma alla fine del lavoro per essere trasportata su strada senza scorte. Inoltre, deve saper funzionare anche con altre colture, perché un agricoltore o un contoterzista non ha molto tempo da perdere per modificare i parametri operativi della macchina passando di campo in campo.
Sembra facile, dicevamo, ma non lo è. Maschio Gaspardo offre una tipologia di seminatrici concepite appositamente per questi scopi.
Agronotizie ha intervistato Paolo Masuelli, Area Manager Nord-Ovest di Maschio Gaspardo, proprio sulle seminatrici utilizzate nelle prove di semina densa effettuate da Syngenta a Cavallerleone, in Provincia di Cuneo.
 
Giusto per dare un inquadramento aziendale, cosa possiamo dire in sintesi del Gruppo Maschio Gaspardo?
 

"Di Gaspardo si parla dal 1834. Ovvero sono quasi 180 anni che questo marchio è presente nel comparto agricolo. Maschio compie 50 anni nel 2014. Quindi i due nomi sono una tradizione consolidata nel nostro ambiente. Oggi Maschio Gaspardo è un Gruppo industriale che ha da tempo assunto una connotazione da multinazionale ed è leader nella produzione di attrezzature agricole per la lavorazione del terreno, per la semina, ma anche per la manutenzione del verde. L'offerta di Maschio Gaspardo consta di dieci grandi centri produttivi, di cui sette sono sul territorio nazionale e tre all'estero, ovvero in Romania, Cina e India. A livello commerciale è presente in tutto il mondo con filiali commerciali in distribuite a livello globale. In più, la capillarità della rete distributiva rende molto più puntuale il rapporto con i clienti: siamo sempre pronti a risolvere in tempi brevissimi i vari inconvenienti o necessità che potrebbero verificarsi. L'agricoltore o il contoterzista non sta mai fermo. Questo perché l'assetto di Maschio Gaspardo è di tipo industriale, non artigianale".
 
Cosa ha portato Maschio Gaspardo a essere presente qui a Cavallerleone?
 

"È un'iniziativa di co-marketing che unisce le competenze della genetica e della difesa fitosanitaria a quelle della meccanica e della meccanizzazione agricola. Un modo per integrare in modo trasversale esperienze complementari al fine di massimizzare i ritorni degli agricoltori. Syngenta propone una nuova tipologia di semina, con ibridi innovativi che permettono di raggiungere produzioni maggiori anche del 20-30% sfruttando un approccio diverso all'interfila. Anziché la tradizionale interfila di 70-75 centimetri si lavora a soli 45 centimetri".
 
Nell'offerta di Maschio Gaspardo quali sono i prodotti che si candidano per questi usi?
 
"Maschio Gaspardo propone macchine che si trovano in commercio già da anni, perché seminatrici a interfila variabile vengono utilizzate da tempo in Italia e all'estero per esempio per la semina della soia. L'incontro fra l'azienda sementiera e l'industria di meccanizzazione è stato quindi facile, proprio perché si usano soluzioni ben collaudate e non di tipo prototipale. Ciò permette agli agricoltori che vogliano optare per questa nuova tecnica di non dover investire in nuovi macchinari da utilizzare in modo specifico. Per una semina di tipo binato, per esempio, servono macchine dedicate. Ciò no avviene nel nostro caso, perché le seminatrici sono state concepite fin dall'inizio per operare su interfila di differente misura. In estrema sintesi, offrono all'agricoltore la massima flessibilità d'utilizzo, sia sul mais, sia su altre colture che necessitino di seminatrici di precisione pneumatiche".
 
Il rapporto costi/benefici della semina densa in cosa consiste?
 
"I conti sono presto fatti: a fronte di un incremento degli investimenti alla semina, di circa un 30% in più, si può raccogliere un buon 20% in più. I costi iniziali sono quindi più che compensati dai ricavi finali. Il tutto, senza gravare ulteriormente sul parco macchine acquistando seminatrici dedicate".
 
Cosa si può dire degli aspetti tecnici delle seminatrici Maschio Gaspardo?
 
"Sono macchine flessibili, come detto, e appartengono al segmento delle seminatrici pneumatiche di precisione. Sono dotate ovviamente di tramoggia per il fertilizzante, da 850 litri, e per i geodisinfestanti. Il materiale scelto per le parti a contatto con gli agenti chimici è l'acciaio inox, più resistente nel tempo. Come pure la verniciatura è effettuata secondo processi di cataforesi. La carta vincente di queste seminatrici, quando applicate alla semina densa, è la facilità di passaggio da un'interfila all'altra. Bastano solo dei semplici perni di fine corsa e l'interfila può essere modificato di cinque centimetri o sui multipli. Con soli due movimenti sono in grado di modificare l'assetto della macchina, anche in campo. Una facilità d'uso che deriva proprio dall'esperienza che Maschio Gaspardo ha cumulato nel tempo. Nel caso di Cavallerleone sono state portate in campo due macchine: la prima, della serie Monica, è a sei file mentre la seconda, serie Magica, è di tipo telescopico e può arrivare a nove file. Al momento del trasporto su strada rientra in sagoma del trattore rendendo agevoli gli spostamenti fra i diversi campi, senza bisogno di permessi particolari. Le sei file chiudono a 2,5 metri, quelle a nove non superano i tre".
 
Solo mais o anche altre colture?
 

"No, le macchine mostrate oggi possono seminare anche altre colture, come soia o girasole... basta cambiare le regolazioni e i dischi e si è pronti. Sono quindi molto versatili e trasversli".
 
Il fattore tempo è peraltro sempre più strategico...
 
"Già. I tempi morti devono essere minimizzati. Le finestre temporali per le semine per esempio si sono ridotte molto, anche per motivi climatici, come per esempio quest'anno, per questo che diviene importante poter contare su macchine la cui regolazione e preparazione sia la più veloce e facile possibile. Specialmente per un contoterzista, il quale deve spesso passare da un appezzamento all'altro e da una coltura all'altra".

Leggi l'intervista a Luigi De Paoli, Field Expert Syngenta per il mais dell'area Nord-Ovest, sugli ibridi utilizzati nei campi di Cavallerleone
 
Leggi l'intervista a Claudio Manassero, agricoltore e contoterzista
 
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Leggi l'articolo sull'evento Mais Expert Campus di Syngenta a Cavallerleone


Le seminatrici Maschio Gaspardo per la semina ad "Alta densità"

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