Può sembrare un concetto banale a un profano: se semino più fitto, produco di più. Ma l'equilibrio fra densità di semina e produttività finale è delicato e non è facile da individuare. Anche la coltura può esercitare infatti competizione verso se stessa quando le piante siano messe in condizioni di limitazione di fattori di produzione, come acqua, luce, nutrienti.

Per cogliere appieno i vantaggi della tecnica della "semina densa", ovvero la semina che Syngenta ha battezzato "Alta densità", serve quindi possedere innanzitutto una profonda conoscenza della coltura del mais in senso lato. Una conoscenza che deve poi poter contare sugli ibridi più vocati, come pure dei mezzi di difesa più idonei per minimizzare lo stress competitivo esercitato dalle avversità, in primis malerbe e insetti.
A Cavallerleone, in Provincia di Cuneo, si è svolta l'ultima tappa dell'evento itinerante Mais Expert Campus, iniziativa promossa da Syngenta per diffondere e condividere direttamente in campo le proprie novità tecniche in materia di mais.
Ospite dell'iniziativa l'azienda agricola Antonio Garis, in località Comba, la quale ha visto convenire oltre 300 agricoltori e tecnici interessati ad acquisire le informazioni relative alla nuova tecnica di semina proposta da Syngenta.

La semina ad Alta densità del mais proposta da Syngenta. Famoso è uno degli ibridi che meglio si prestano a questa nuova tecnica colturale

Partner della giornata piemontese sono stati Netafim, per la componente irrigua, e Maschio Gaspardo, la quale ha fornito le seminatrici per effettuare le semine a distanza ravvicinata.
Le semine "dense" prevedono infatti una distanza fra le fila di soli 45 centimetri, anziché i 70 convenzionali. Questo implica un numero di semi per ettaro di circa 100 mila contro i circa 75 mila a cui gli agricoltori sono abituati. I benefici sono però tangibili alla raccolta, quando gli incrementi di produzione si possono attestare intorno al +15% rispetto alla tecnica tradizionale.
 
Leggi l'intervista a Luigi De Paoli, Field Expert Syngenta per il mais dell'area Nord-Ovest, sugli ibridi utilizzati nei campi di Cavallerleone
 
Leggi l'intervista a Paolo Masuelli, Area Manager Nord-Ovest di Maschio Gaspardo, sulle seminatrici utilizzate nelle prove di semina densa
 
Leggi l'intervista a Claudio Manassero, agricoltore e contoterzista
 
Leggi l'intervista a Antonio  Garis, agricoltore e proprietario dell'azienda agricola che ha ospitato l'evento in campo


Un gruppo di visitatori ai campi dimostrativi di Cavallerleone

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