Luigi De Paoli è Field Crop Expert Corn di Syngenta. Come area geografica segue il Piemonte e quindi è sempre in campo occupandosi di aspetti legati alle sementi, ma anche agli agrofarmaci.
Da De Paoli Agronotizie ha raccolto i punti salienti della nuova tecnica di semina cosiddetta ad "Alta densità".
 
"Il motivo per cui oggi siamo convenuti a Cavallerleone è per parlare di semine ad Alta densità, anche perché il materiale genetico di recente introduzione ci permette di fare un salto produttivo che viene stimato, dopo un lavoro di diversi anni, del 14,2%. Ovviamente con le varietà idonee a questo tipo di coltivazione".
 
Una pratica quindi non per tutti gli ibridi?
 
"Infatti. Premessa importante: l'Alta densità non si può fare con tutte le varietà. Sono necessarie cioè alcune caratteristiche ben precise. Gli ibridi Syngenta che meglio si prestano a questa nuova tecnica sono per esempio Famoso, Deciso, Radioso e Sincero. Stiamo testando anche Hydro, che andrà in commercio l'anno prossimo, dato che sembra promettere bene per l'Alta densità".
 
Quali caratteristiche deve avere un ibrido per l'Alta densità?
 

"I materiali genetici che proponiamo per questa tecnica tollerano molto bene lo stress che le piante esercitano fra loro. Da molti anni abbiamo ibridi che reggono bene allo stroncamento, con radici importanti, stocchi robusti, alta tolleranza alla fusariosi e portamento eretto delle foglie. Però questa caratteristica di tollerare la concorrenza fra piante del mais non è da tutti. È infatti una tecnica che non si può improvvisare e necessità terreni ad elevata fertilità. Questa zona di Cavallerleone, come altre del Piemonte, appare infatti idonea all'Alta densità. Ha un'ottima fertilità e una buona struttura del terreno. Non manca nemmeno l'acqua. In più gli agricoltori lavorano bene. Quindi, se si giocano bene tutti i fattori della produzione il salto produttivo è tutt'altro che indifferente. Un salto che gli agricoltori possono decidere di fare da un anno con l'altro".
 
Operativamente come deve procedere l'agricoltore che opti per l'Alta densità?
 
"Consigliamo la semina a 45-50 centimetri, perché abbiamo visto che questa è la distanza fra le file alla quale la coltura risponde meglio. Si passa quindi dalle otto piante circa della semina convenzionale alle 11 con Sincero e Deciso, a 10-10,5 con Radioso".
 
Vi sono aziende concorrenti che lavorano su qualcosa di simile. In cosa si differenzia quindi l'offerta Syngenta?
 
"Consigliamo le semine a 45 centimetri rispetto per esempio alla semina a file binate perché riteniamo che la soluzione Syngenta dia maggiori vantaggi produttivi. In più, con l'Alta densità non occorre acquistare seminatrice dedicate, ma si può contare su macchine già presenti sul mercato, ammortizzabili anche lavorando su altre colture, come soia e sorgo. Abbiamo quindi sposato la semina a 45 centimetri non solo per motivi produttivi, ma anche per una stima più favorevole dei costi".
 
Vi è un periodo particolare dell'anno in cui è bene consigliare questa tecnica?
 
"I benefici dell'Alta densità si esaltano con la semina precoce. Il mais deve infatti andare in fioritura intorno a metà giugno, o a cavallo di luglio. In questo periodo le piante possono sfruttare al meglio l'irraggiamento solare e patiscono meno di eventuali stress idrici. Il consiglio Syngenta è quindi di seminare a marzo, o al massimo entro la metà di aprile, perché dopo questo momento i vantaggi della semina ad Alta densità si riducono progressivamente fino ad annullarsi con semine tardive. Anzi, se si semina a fine maggio le condizioni di luce e quelle idriche possono essere addirittura sfavorevoli, dato che la coltura deve attraversare periodi di scarsa disponibilità idrica e l'irraggiamento solare tende a calare durante la fase di maturazione. Quest'anno è stato il meno favorevole degli ultimi 50 anni, perché nessuno ricorda primavere come quella 2013".

 
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