Agricoltori e contoterzisti sono coloro i quali mettono poi in pratica le nuove tecniche introdotte da società come Syngenta.
Agronotizie ha quindi intervistato Claudio Manassero, un giovane contoterzista di Fossano, circa le sue opinioni e aspettative verso la nuova tecnica delle semine ad Alta densità.
 
"Opero nella zona di Fossano sia come agricoltore, sia come contoterzista. Come colture opero prevalentemente su mais. Sulla semina densa mi trovo d'accordo, parlando di distanze e investimenti. Non ho però ancora dati ben precisi da vedere sulle produzioni. Tanto per fare un paragone, però, negli anni passati ho potuto notare che con le semine fitte, ovvero quelle a interfila tradizionale ma con investimenti più fitti lungo la fila, ibridi come Famoso di Syngenta hanno dato ottimi risultati. È un ibrido da granella che più lo semini fitto più rende. Fino alle 18,5 piante per metro quadro i risultati si vedono".
 
Rispetto alla semina fitta, quali possono essere i vantaggi della semina "densa"?
 
"Per esempio, seminare a 75 centimetri tenendo un investimento molto elevato se c'è Diabrotica può essere pericoloso. Una miglior distribuzione delle piante in campo può solo migliorare la situazione".
 
Circa i macchinari necessari a questa tecnica quali sono le tue esigenze da contoterzista?
 
"Le seminatrici telescopiche proposte oggi vanno bene. Ho solo qualche dubbio sulle lavorazioni successive alla semina, per esempio la sarchiatura, specialmente se la macchina è abbinata al cassone da concime lungo la fila... Servirebbe una linea di macchine specificatamente concepite per operare su interfila modificati. Anche le interfila dei trattori sono un po' particolari. Una lavorazione che secondo me invece non ne risente è quella dei trattamenti alla piralide, perché ai trampoli questo tipo di semina non crea problemi".
 
Come vedi il futuro di questa tecnica?
 
"Interessante, ma aspetto di vedere prima di tutto i numeri di quest'anno che è stata un'annata anomala. Poi serviranno altre prove di campo per verificare che gli investimenti siano compensati da adeguati ritorni economici".
 
Non resta quindi che attendere stagioni meno disastrose di quella 2013, al fine di soddisfare le curiosità che la giornata odierna ha sicuramente sollecitato.

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