Attacca i frutti sani e colpisce diverse colture: in modo endemico, frutti di bosco, ciliegie e fragole ed in modo stagionale albicocche, pesche e susine. Il rischio è che si diffonda in modo sensibile anche sulla vite visto che spesso la coltura del ciliegio e della vite sono l’una vicina all’altra. La presenza dell’insetto è stata riscontrata anche su prugne e su frutti sovramaturi e danneggiati quali fichi, cachi, pomodoro, melo, pero. Tra tutte ad ogni modo, uno studio condotto dalla Regione Emilia Romagna ha evidenziato che ad essere più colpite sono le ciliegie in misura del 60% rispetto ad altri tipi di frutta.
Tra i Paesi europei più infestati dalla presenza della Drosophila suzukii ci sono la Gran Bretagna e l’Italia. Coldiretti sta valutando insieme all’industria della chimica possibili soluzioni di difesa integrata per combattere efficacemente l’insetto e impedire che nella prossima campagna agraria si verifichino i medesimi danni registrati quest’anno.
L’auspicio è che le amministrazioni pubbliche competenti in materia di fitofarmaci si rendano conto dell’emergenza che sta provocando tale insetto nella frutticoltura italiana e al momento in cui sarà chiesto di autorizzare delle molecole per combattere efficacemente la drosophila suzukii non siano posti inutili ostacoli alla commercializzazione di nuove sostanze attive. Basti pensare ai danni che la diffusione di tale insetto potrebbe provocare nel settore vitivinicolo visto che la vite dopo il ciliegio è la seconda coltura “preferita” dalla drosophila suzukii.
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Fonte: Il Punto Coldiretti