“Un disastro per le ciliegie che ne sono infestate, - rileva Federico Corradin, cerasicoltore, responsabile della sede di Opo Veneto nel Mercato di Bassano del Grappa - per ora non esiste alcun prodotto efficace; contro la Drosophila si usano trappole con esche, ma con relativo successo. Le ciliegie, dove 'il moscerino' depone le uova, marciscono”. Sulle colline di Marostica lo si è visto sul finire della stagione delle ciliegie; potrebbe essere arrivata dal Trentino. Attacca non solo le ciliegie, ma tutta la frutta a bacca rossa: un problema dunque che interessa diverse qualità di frutta e la stessa uva. Alla Drosophila suzuki è stata dedicata buona parte di un incontro di cerasicoltori, promosso in collaborazione da Opo Veneto e dal Consorzio di tutela della ciliegia Igp di Marostica, presieduto da Giuseppe Zuech. Sono stati valutati le possibili azioni preventive con l’intervento del Servizio fitopatologico di Vicenza e della Regione Veneto. E’ in programma un incontro con l’assessore regionale Franco Manzato. Nella riunione, inoltre, è stato fatto il bilancio della stagione cerasicola, che si presenta decisamente negativo. Si stima che sia stato raccolto meno del 50 per cento del prodotto.
“La Drosophila, purtroppo, ha rovinato un finale delle ciliegie di Marostica e delle colline vicentine che sembrava molto soddisfacente, tanto da far pensare a un parziale recupero di una stagione molto negativa - commenta Francesco Arrigoni, direttore di Opo Veneto -. Noi seguiremo attivamente gli sviluppi delle ricerche e degli interventi difensivi che si riterranno più efficaci a tutti i livelli. Va sottolineato, comunque, il valore delle ciliegie di Marostica: un prodotto ricercato per la freschezza, la qualità, il gusto, la salubrità e l’identità. I consumatori le richiedono per le garanzie che danno. Sono ciliegie che danno sicurezza ed emozione”.
A cura di Angelo Squizzato
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Fonte: Opo Veneto