Contro la peronospora della vite sta per iniziare l'annuale tenzone. Agricoltori e tecnici vogliono difendere le produzioni mantenendo al contempo anche la necessaria tranquillità, schivando inutili ansie.

Fra i prodotti che si smarcano dai grandi raggruppamenti si evidenzia Valbon di Certis Europe Ltd.

Formulato in granuli idrodispesibili, Valbon è un antiperonosporico che somma le qualità curative e penetranti del benthiavalicarb a quella preventiva e di copertura del mancozeb. La sostanza attiva, benthiavalicarb-isopropyl, impedisce nei patogeni la normale biosintesi dei lipidi. E' specificatamente attivo nei confronti degli Oomiceti e in Italia è registrato per il controllo della peronospora della vite, del pomodoro e della patata, sulla quale rappresenta uno dei migliori standard di riferimento per le aree del Centro-Nord Europa.

 

Modalità d'azione


Valbon unisce in un solo prodotto sia l'azione citotropica e translaminare a quella localmente sistemica. Ciò permette di raggiungere in modo omogeneo le diverse porzioni di vegetazione trattata. Assorbito velocemente, si sottrae a eventuali fenomeni di dilavamento.

Benthiavalicarb-isopropyl inibisce sia la germinazione delle spore sia la crescita del micelio, agendo anche a livello di sporulazione del fungo e di germinazione degli sporangi.

Grazie al suo particolare modo d'azione, benthiavalicarb inoltre, concorre alla stesura di programmi di difesa articolati,  anche in un'ottica di strategie anti-resistenza.

 

Valbon in campo

 

Su vite e pomodoro Valbon si applica a dosaggi compresi fra 1,8 e 2,0 kg/ha, intervenendo su vite preferibilmente dalla fase di grappoli separati a quella di allegagione, mentre su pomodoro le applicazioni possono essere fatte iniziare quando si verifichino in campo le condizioni favorevoli al patogeno. Stesse indicazioni per la patata, il cui dosaggio è però inferiore, pari cioè a 1,6 kg/ha. Gli intervalli fra le applicazioni possono essere di 10-12 giorni su vite e di 8-10 giorni su pomodoro e patata.

Oltre alle sue peculiarità di tipo fitosanitario, il prodotto conta anche su un ridotto intervallo di sicurezza. Su vite i trattamenti vanno spspesi almeno 28 giorni dalla vendemmia. Su patata e pomodoro in pieno campo è di soli 7 giorni, i quali scendono a tre per il pomodoro in coltura protetta.

Le prove condotte su Valbon (uva da tavola cv “Italia”), dimostrano come a soli 10 giorni dall’ultimo trattamento i residui di benthiavalicarb risultino sempre tra 0,01 e 0,03 ppm, pari rispettivamente al 6,7% e al 15% del RMA di benthiavalicarb su uva (0,2 ppm). Valbon, inoltre, non influisce sulla fermentazione e sulle caratteristiche di qualità del vino. Benthiavalicarb ha infine ottenuto la “Import Tolerance” in USA per vino e succo di uva.