"Con questo progetto prosegue e si intensifica l'azione di lotta biologica avviata dalla Regione per difendere i nostri castagni dal Cinipide galligeno, l'insetto di origine cinese che, apparso per la prima volta nella provincia di Viterbo nel 2005, si è diffuso in tutto il territorio regionale colpendo la produzione nei castagneti da frutto e da legno".

Lo ha detto l'assessore regionale alle Politiche agricole e valorizzazione dei prodotti locali Angela Birindelli, che nel corso di un incontro con la stampa ha annunciato l'apertura del primo centro nel Lazio di moltiplicazione e allevamento del Torymus sinensi, nell'azienda sperimentale Arsial di Caprarola.

"L'apertura del centro - ha spiegato Birindelli - rappresenta la prima fase che avvia il percorso volto a rendere il Lazio autosufficiente circa il reperimento del Rorymus, l'antagonista naturale del Cinipide, da introdurre nei castagneti regionali".

Per rendere operativa l'azienda sperimentale Arsial sono state impiantate oltre 150 nuove piante di castagno e introdotte 110 coppie di Torymus, ed è stato allestito un laboratorio di moltiplicazione che, stando alle previsioni della Regione, nel giro di due anni darà vita a oltre mille coppie di Torymus.