La melanzana è una specie particolarmente esigente in temperatura e luce.
Solo per l’allevamento in vivaio si devono garantire in inverno, 21-24 °C, pena la produzione di piantine esili, con apici fogliari albini (vedi foto sotto).
Le tipologie coltivate sono prevalentemente due: la lunga (tipo napoletana) e la tonda (tipo dalia), ma esistono altre tipologie di minore commercializzazione.
Le produzioni possono arrivare facilmente a 15 kg per pianta per la tonda, nel caso di cicli lunghi (febbraio – ottobre), che normalmente si fanno in Campania.
La densità d’impianto, varia con le tecniche di allevamento, mediamente 1.2 piante per mq.
Danno causato da condizioni di temperature non favorevoli
La pacciamatura per la melanzana, soprattutto in trapianto precoce, favorisce molto la produttività, questa permette di avere un maggiore riscaldamento, che abbinato ad una impalcatura bassa delle piante, determina una migliore allegazione e maggiore velocità di crescita sul primo frutto. Durante l’allevamento occorre il tutoraggio, che deve comunque sposarsi con le tecniche di allevamento; infatti se si esegue la potatura estiva, occorre un tutoraggio che ne faciliti l’operazione.
Esempio di allevamento a due branche di melanzana tonda
La potatura viene eseguita per rigenerare il legno della pianta, con migliore qualità del prodotto e per sfoltirla al fine di ridurre i rischi di muffa grigia. Questa operazione si esegue dall’inizio alla fine di luglio, può essere eseguita con tagli drastici o leggeri al variare di quando vogliamo rientrare in piena produzione. Altra buona pratica, è sfoltire le foglie troppo ammassate, in modo da avere maggiore aerazione e minori problemi di muffa grigia, sempre pericolosa in fase di produzione.
Durante la coltivazione occorre fare molta attenzione alla quantità e frequenza delle fertirrigazioni, avendo la melanzana una apparato radicale molto vigoroso, non vuole troppa acqua. Elevate quantità di acqua di irrigazione possono provocare ingiallimenti della vegetazione a discapito della qualità del prodotto.
A cura di Fabio Luongo - Socio di Antesia
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