Folpet e Captano sono due molecole ad attività fungicida appartenenti alla famiglia delle tioftalimmidi. Entrambi i prodotti sono stati introdotti sul mercato europeo ed italiano dalla Società petrolifera Chevron negli anni Sessanta, e grazie alla loro straordinaria efficacia, in poco tempo sono diventati il primo, uno strumento essenziale per il contenimento di Peronospora, Muffa grigia di vite, pomodoro, fragola ed altre colture orticole, mentre il Captano ha dimostrato tutti i suoi vantaggi contro la Ticchiolatura, la Bolla ed altre malattie di pomacee e drupacee.
Alla fine degli anni Ottanta però, alcuni esperimenti effettuati in America mettevano in evidenza l’insorgenza di formazioni neoplastiche al duodeno su alcuni topi di laboratorio. In conseguenza a ciò, le autorità richiedevano alla Chevron nuove informazioni tossicologiche, sospendendo l’impiego di entrambi i prodotti su tutte o su alcune delle colture in etichetta.
Nel nostro Paese, questo provvedimento ha di fatto circoscritto l’impiego di Folpet solo alla vite, e di Captano a melo e pero.
Nel frattempo la Società israeliana Makhteshim Chemical Works, ora rappresentata in Italia da Makhteshim Agan Italia srl, iniziava la preparazione di un moderno dossier tossicologico il cui scopo era quello di chiarire il reale rischio connesso all’impiego in agricoltura delle tioftalimmidi, divenendo inoltre, a partire dal 1988, l’unico produttore mondiale di Folpet.

VALUTAZIONE DEL RISCHIO TOSSICOLOGICO
I risultati ottenuti in questi anni hanno permesso la completa riabilitazione dei due prodotti in questione, con conseguente ri-registrazione in numerosi Paesi del mondo, tra cui, in Europa, Austria e Germania a partire dal 2003.
In Italia, la Commissione consultiva del ministero della Salute, autorità competente in materia di autorizzazione all’impiego dei prodotti fitosanitari, nella riunione del 9 maggio 2001, sulla base degli studi presentati, ha definito Folpet e Captano “privi di significativa attività mutagena in vivo” e per entrambe le molecole ha ritenuto verosimile una attività di tipo non genotossico. Più semplicemente, la Commissione ha riconosciuto che gli studi effettuati provano che i due prodotti non modificano il Dna delle cellule e che l’attività mutagena è stata osservata solo su topo e che quindi non comporta alcun rischio per l’uomo.
Alla luce di questa valutazione, il ministero della Salute ha già ri-autorizzato l’impiego di Captano pesco, nettarine e albicocco, e l’impiego di Folpet su pomodoro, fragola e melone.

CARATTERISTICHE TECNICHE E EFFICACIA
Folpet e Captano sono fungicidi di copertura dotati di meccanismo d’azione multisito, caratterizzati da:
·         ampio spettro d’azione ed elevata attività fungicida, soprattutto nelle condizioni più delicate e di pressione di malattia più elevata;
·         selettività nei confronti degli organismi ausiliari, in modo particolare degli acari fitoseidi;
·         rapida degradazione nel suolo e nell’ambiente;
·         ridotta presenza di residui nelle derrate alimentari e nei prodotti derivati dalla lavorazione dello stesso (per Folpet per il vino è disponibile l’import tolerance negli Stati Uniti);
·         meccanismo d’azione complementare rispetto a quello dei prodotti sistemici e/o endoterapici che li rende idonei alla messa in atto di strategie anti-resistenza.
In particolare Folpet è uno strumento tecnico particolarmente valido per il controllo della Peronospora della vite, del pomodoro e del melone, dell’Escoriosi della vite, della Botrite della vite, della fragola e del pomodoro.
Captano è un prodotto molto efficace sulla Ticchiolatura e sulle malattie della conservazione delle pomacee, della Maculatura bruna del pero, malattia per la quale è stato recentemente registrato, oltre che della Bolla del pesco.

IMPIEGO DI FOLPET NEI PROGRAMMI DI LOTTA INTEGRATA
In Italia, Folpet è momentaneamente registrato per l’impiego solo sulla vite. E’ doveroso ricordare che su questa coltura, oltre alla ben nota efficacia antiperonosporica ed alla collaterale attività antibotritica, Folpet si segnala per una eccellente attività, superiore anche agli standard di riferimento, nel controllo dell’Escoriosi.
Questa malattia negli ultimi anni sembrerebbe in crescente e preoccupante diffusione e, laddove giunge ad insediarsi, causa danni molto gravi risultando particolarmente difficile da combattere sia sulle varietà da vino che su quelle da tavola.
Folpet associa quindi all’efficacia nei confronti dell’Escoriosi una eccellente attività antiperonosporica e per questo il suo impiego è particolarmente indicato nelle prime fasi di sviluppo vegetativo della vite.
Nelle ultime annate, caratterizzate da infezioni particolarmente precoci di Peronospora, nei vigneti difesi con Folpet il controllo delle infezioni primarie è stato particolarmente efficace, contribuendo in modo significativo ad una lotta meno problematica della Peronospora lungo tutta la stagione primaverile ed estiva.
Folpet e Captano si sono dimostrati validi partner anche per i più recenti prodotti registrati per il controllo della Peronospora della vite, così come della Ticchiolatura del melo, in particolare degli inibitori della respirazione mitocondriale, meccanismo d’azione che caratterizza alcune famiglie chimiche di fungicidi tra cui le strobilurine.
L’esperienza di alcuni Paesi della Unione europea, Francia in primis, conferma la validità della associazione tioftalimmide + strobilurina riconoscendo la necessità dell’impiego di Folpet nei più moderni programmi di lotta integrata allo scopo di prevenire il rischio di insorgenza di ceppi di Peronospora resistenti ai nuovi fungicidi ad attività mono-sito.
A seguito di queste motivazioni tecniche, a partire dal 2002, la Regione Friuli Venezia Giulia ha inserito Folpet all’interno delle linee guida di difesa della vite per la misura A1 del Reg. 2078/92 e dei Piani di sviluppo rurale (Reg. 1257/99), autorizzando l’impiego di Folpet due volte durante la stagione nel periodo critico della fioritura, come partner di copertura dei prodotti sistemici e citotropici comunemente impiegati per il controllo della Peronsopora.
Inoltre, una applicazione per stagione di Captano su melo è ammessa nei Disciplinari delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Lombarda e Piemonte per il controllo delle malattie della conservazione.
Infine, da lungo tempo, sia Folpet che Captano sono inseriti nei Disciplinari di produzione delle province di Trento e di Bolzano, che da sempre ne hanno riconosciuto l’idoneità all’impiego nelle strategie di lotta integrata adottate.

La Società è a completa disposizione per fornire qualsiasi documentazione a supporto delle informazioni riportate: Makhteshim-Agan Italia – Bergamo – tel. 035/243360 – fax 035/249590