Abbiamo incontrato Walther Faedi, Direttore del Cra-Isf (FO), con il quale abbiamo approfondito le tematiche legate all'evoluzione del mondo della fragola.
"Il mercato è sicuramente ricco di varietà ma non si arresta la ricerca di nuove cultivar che presentino caratteristiche sempre migliori e sempre più adatte alle nuove esigenze ed ai nuovi obiettivi. La ricerca pubblica risulta particolarmente attiva in questo tipo di attività ed allo stato attuale un gruppo di selezioni è in avanzato stato di studio e presto saranno poste a collaudo finale prima di essere definitivamente testate direttamente dai produttori e quindi lanciate sul mercato."
"Alcune di queste selezioni - continua Faedi - sono state ottenute nell'ambito del progetto “Miglioramento della Fragola finalizzato alla qualità dei frutti” eseguito dal Crpv e dal Cra-Isf - sezione di Forlì cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna e da tre OP (Apofruit Italia, Apo Conerpo e Orogel Fresco)."
"Tra queste ricordiamo la selezione 96.46.2, precoce e caratterizzata da elevata consistenza della polpa, unita all'elevato residuo secco rifrattometrico. Presenta una forma allungata ed è stata ottenuta dall'incrocio tra le selezioni 90.316.1 e 92.435.1, ottenuto a Cesena nel 1996."
"In epoca intermedia abbiamo la 97.129.11 ottenuta dall'incrocio di Miss con sel. 91.143.5, effettuato a Cesena nel 1991. Fra le sue peculiarità si sottolineano la notevole pezzatura del frutto e la perfetta forma tronco-conica allungata, mentre si riscontrano caratteristiche organolettiche non elevatissime."
"In epoca tardiva abbiamo la selezione 97.70.3 che si è dimostrata produttiva e con buone caratteristiche organolettiche. Questa è stata ottenuta dall'incrocio tra Onda e la sel.90.608.1, effettuato a Cesena nel 1997."

Anche nella zona di Verona è stato condotto il progetto di miglioramento. Quali risultati avete riscontrato?
"Nell'ambito del progetto condotto nel veronese con cofinanziamento della provincia di Verona e dei produttori (Apo Scaligera e Coz) sono state diffuse sei nuove varietà: Irma, Eva, Queen Elisa, Dora, Record e Sugar Lia.
Irma ed Eva sono adatte alla coltura autunnale del veronese e grazie alle loro caratteristiche organolettiche e alle caratteristiche della pianta che ben si adattano a questa tecnica e a questi climi ed ambienti si sono presto diffuse e ad oggi incidono per circa la metà dello standard varietale.
Queen Elisa e Dora sono invece molto apprezzate nel cesenate per le caratteristiche qualitative del frutto a tal punto da essere inserite assieme a Clery del C.I.V. in un'apposita linea commerciale di alta qualità proposta da Apofruit denominata “Dulcis in fragola” che, da una parte, permette di far riconoscere al consumatore un prodotto molto dolce e di qualità elevate e, dall'altra parte, consente al produttore di poter ricevere un prezzo di liquidazione più alto se garantisce tali standard di qualità.
Record e Sugar Lia stanno invece avendo buoni riscontri nell'Italia settentrionale, nei paesi del Nord Europa e negli Stati Uniti."

Che cosa rappresenta la qualità della fragola e quali sono le sue caratteristiche?
"La qualità è rappresentata principalmente dalla presenza di frutti molto consistenti, di colore rosso brillante e di elevato indice rifrattometrico (molto dolci). Le attività di ricerca e di miglioramento sono indirizzate principalmente in questa direzione già da alcuni anni e sempre più lo saranno a seguito del cambiamento climatico che si sta verificando e che darà sicuramente un importante input per cercare un nuovo cambiamento varietale ed una sua innovazione. E' però evidente come frutti con queste caratteristiche portino spesso ad avere una pianta di capacità produttiva non sempre molto elevata (ad esempio piante che producono 600 gr rispetto ad altre che producono 1000-1200 gr). Questi due aspetti sono quindi in forte conflitto tra di loro e bisognerà in un futuro cercare un punto di equilibrio senza però andare a ledere il principio fondamentale della qualità dei frutti e ed i diritti di produttori e consumatori. Per cercare di ottenere produzioni elevate e di qualità, si dovrà individuare e scegliere le varietà vincenti e poi studiarle per individuare quale sia la tecnica migliore e la zona migliore di coltivazione."

Quindi, ricerca varietale affiancata a buone pratiche agronomiche?
Certamente: sarà importante ad esempio impiantare e strutturare la protezione in momenti diversi rispetto ai periodi tradizionali, per cercare di adattarsi ai cambiamenti climatici. Un'altra arma vincente potrebbe risultare la differenziazione degli impianti, in modo tale da limitare i danni in casi di cambiamenti repentini come quest'anno."


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La redazione di Agronotizie e lo staff di Plantgest.com ringraziano il Dr. Faedi per la disponibilità ed il supporto

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