Tecnologia, formazione e collaborazione sono le parole chiave emerse durante l'assemblea annuale di FederUnacoma, tenutasi a Zola Predosa (Bologna). Un evento che ha visto convergere le principali realtà del mondo agricolo e accademico, unite dall'obiettivo comune di rafforzare la competitività e la sostenibilità del sistema agroindustriale italiano.
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L'occasione ha segnato anche la presentazione ufficiale dell'accordo triennale tra FederUnacoma e l'Università di Bologna, finalizzato a promuovere sinergie concrete nei settori della ricerca, dell'innovazione e della formazione professionale.
Il ruolo chiave delle nuove generazioni
"I cicli storici del passato insegnano che, molto spesso, i periodi turbolenti precedono significative fasi di progresso e di sviluppo, conseguenti ad importanti salti tecnologici" spiega lo storico Paolo Mieli aprendo l'assemblea. "È dunque probabile che sotto la cenere degli attuali conflitti si stiano creando le condizioni per una nuova crescita, di cui saranno protagoniste e artefici le nuove generazioni".
Un'ipotesi di rinascita che, nel contesto agricolo, si traduce nella necessità di valorizzare l'innovazione e le nuove competenze. La tecnologia rappresenta oggi un potente fattore di cambiamento, capace non solo di aumentare la produttività ma anche di rendere il settore più attrattivo per le nuove generazioni.

Lo storico Paolo Mieli apre i lavori della sessione pubblica dell'assemblea annuale di FederUnacoma
(Fonte foto: FederUnacoma)
"L'utilizzo di sistemi ad alta innovazione, che richiede figure professionali con competenze specialistiche, rappresenta anche un fattore di grande richiamo per i giovani e può di conseguenza favorire il ricambio generazionale in agricoltura, ma – sottolinea Ettore Prandini, presidente Coldiretti – sono necessarie forti sinergie tra imprenditori agricoli, università e costruttori di macchine agricole per programmare percorsi formativi rispondenti alle nuove esigenze del comparto".
Da qui l'importanza strategica dell'alleanza tra il mondo accademico e quello produttivo. Una cooperazione strutturata che punta a costruire un ecosistema capace di trasformare sapere in azione concreta.
"Il mondo dell'Università è chiamato ad aggiornare continuamente la didattica e i programmi, tenendo il passo di processi di innovazione sempre più rapidi" aggiunge Giovanni Molari, rettore dell'Università di Bologna sottolineando il valore dell'accordo siglato con l'associazione dei costruttori di macchine agricole. "La cooperazione fra UniBo e FederUnacoma intende costruire ponti tra ricerca, formazione e impresa. Attraverso una cooperazione strutturata con l'industria possiamo trasformare conoscenza in innovazione concreta, utile al territorio e al Paese".
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"Investire nella formazione è divenuto prioritario per tutti i settori produttivi" dichiara Mariateresa Maschio, presidente di FederUnacoma. "Dobbiamo fronteggiare variabili imprevedibili come quelle delle materie prime e delle forniture energetiche, contrastare l'offensiva di Paesi emergenti con prodotti a prezzi estremamente bassi ed esplorare mercati difficili in un quadro segnato da restrizioni e guerre commerciali. Tutto questo richiede nuove competenze e nuove professionalità".

Da sinistra, Mariateresa Maschio, presidente FederUnacoma, e Simona Rapastella, direttore generale FederUnacoma
(Fonte foto: FederUnacoma)
Accordo triennale per formare le competenze del futuro
Il patto prevede la progettazione congiunta di percorsi formativi destinati a studenti universitari, operatori del settore e industrie, con contenuti specifici su innovazione digitale, marketing, internazionalizzazione e business fieristico.
L'Università di Bologna e FederUnacoma, si impegneranno a favorire le sinergie di attività e progetti multidisciplinari, nel campo della ricerca e innovazione, dell'internazionalizzazione e della formazione continua. Non solo, collaboreranno allo sviluppo e promozione di percorsi di formazione per le industrie del settore, per gli operatori professionali e per gli studenti universitari.
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I corsi verranno erogati dall'Università di Bologna in collaborazione con AFI – Accademia di Alta formazione per l'industria, struttura appositamente costituita da FederUnacoma.
"L'accordo prevede anche la progettazione e l'erogazione di moduli specifici che non riguardano solo le nuove tecnologie, ma l'intera rosa delle attività aziendali, dalle relazioni esterne al management fieristico" evidenzia Simona Rapastella, direttore generale di FederUnacoma. "L'attività di formazione verrà svolta da AFI Accademia, che comprende al suo interno la Trade Fair Management School, specificamente dedicata al management fieristico e rivolta agli organizzatori e operatori delle esposizioni e degli eventi promozionali in Italia e all'estero".
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Fonte: FederUnacoma


































