La conferenza di presentazione è stata l'occasione per illustrare le novità della prossima rassegna internazionale di viticoltura ed enologia come pure per parlare del mercato italiano delle macchine da vigneto, del rinnovo del parco circolante e di innovazione in agricoltura.
In occasione dell'evento stampa, Renato Pujatti, presidente di Pordenone Fiere, e Roberto Rinaldin, presidente di Federacma, hanno firmato un accordo per una partnership pluriennale. "Crediamo che Rive possa acquisire un appeal nazionale e magari internazionale, anche perché il Friuli è una zona vocata per la coltivazione della vite" dichiara Rinaldin. "Dopo la pandemia molte fiere dovranno rinnovarsi, ma Rive con i suoi incontri mirati tra professionisti è già sulla strada giusta".
Renato Pujatti di Pordenone Fiere e Roberto Rinaldin di Federacma firmano l'accordo
Un salone per la viticoltura in crescita
Come il Sitevi e il Vinitech in Francia, Rive - che conta già molte aziende aderenti e sarà accessibile gratuitamente previa registrazione online - colma la mancanza di una fiera specializzata in Italia e risulta sempre più un punto di riferimento per il settore vitivinicolo europeo. Inoltre, da quest'anno, può contare sul supporto di FederUnacoma che mira a valorizzare la meccanizzazione all'interno della filiera."Dopo il grande successo della seconda edizione, ora - afferma il coordinatore marketing di Pordenone Fiere Francesco Terrin - ci focalizziamo sui paesi dell'Europa centro-orientale che investono molto nelle soluzioni made in Italy e prepariamo percorsi sicuri che facilitino la visita a novembre".
Novità di Rive 2021 saranno due aree dimostrative: una riservata alla robotica per la viticoltura e l'altra agli atomizzatori capaci di ridurre l'impatto ambientale dei trattamenti fitosanitari. Non mancherà Enotrend, spazio in cui si terranno workshop, approfondimenti e seminari su ultime tendenze, innovazioni, attività R&D di un comparto in continua evoluzione. "Il tema principale di Enotrend sarà il Green deal che coinvolge la meccanizzazione nello sviluppo dell'agricoltura sostenibile" aggiunge Terrin.
Macchine da vigneto, voglia di nuovo
Sotto i riflettori ci saranno anche molti trattori specializzati, il cui peso cresce sul mercato italiano. "Oggi i modelli da vigneto e frutteto, che hanno ricevuto un grande impulso con il credito d'imposta e la nuova Sabatini - spiega Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma - rappresentano quasi il 40% del totale dei trattori immatricolati contro il 20% di vent'anni fa". Inoltre, negli ultimi anni le trattrici specialistiche immatricolate hanno raggiunto quota 7mila su un totale annuo di circa 18mila unità.Il trend positivo si conferma anche nel primo trimestre 2021: le immatricolazioni di specializzati riportano un +63% rispetto allo stesso periodo del 2020, un incremento nettamente superiore al +54.4% registrato dalle altre tipologie di trattori.
Macchine agricole: ottima partenza nel 2021
La domanda forte di macchinari per colture specializzate ad alto valore aggiunto, riflette il desiderio di investire delle aziende agricole, ma - specifica Malavolti - "occorre che il canale Horeca, fondamentale per i produttori di vino, riparta e il prezzo delle derrate alimentari cresca in modo tale che gli agricoltori possano sostenere gli investimenti in mezzi nuovi, il cui costo probabilmente aumenterà per effetto dell'impennata dei prezzi delle materie prime".
Innovazione: possibile con le misure giuste
La diffusione di soluzioni avanzate, leve vincenti per il futuro del comparto, dipende - prosegue Malavolti -anche "dal sistema di incentivi che prenderà forma nei prossimi mesi con l'attuazione del Piano nazionale ripresa e resilienza (Pnrr), che punta alla transizione ecologica e digitale dell'agricoltura".A tal proposito il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Stefano Patuanelli, intervenuto alla conferenza, fa sapere che "è stato inserito mezzo miliardo nel Pnrr proprio per l'ammodernamento del parco macchine del settore primario". Questa risorsa - unita al pacchetto Transizione 4.0 e alla nuova Sabatini rifinanziata con 460 milioni di euro - dovrebbe favorire la sostituzione dei mezzi datati con quelli nuovi, più adatti a raggiungere gli obiettivi europei.