Platone diceva: "L'inizio è la parte più importante del lavoro" e mai verità fu più grande se parliamo di semina, in particolare di specie a ciclo primaverile-estivo.
Mais, soia e girasole richiedono attenzione nella scelta dell'epoca di semina (da considerare in primis le esigenze termiche delle specie), della profondità di interramento (in funzione del tipo di terreno e delle sue condizioni) e della quantità di semente.

La semina primaverile del mais - tra marzo e aprile - avviene a profondità di 3-5 centimetri quando il terreno raggiunge temperature di circa 12 gradi, mentre la soia, seminata in aprile-maggio, richiede temperature minori - almeno 10 gradi - e profondità di 2-5 centimetri. Il girasole - resistente e capace di germinare anche a temperature intorno ai 4 gradi - può essere seminato già da fine marzo a profondità di 2-4 centimetri.

La quantità di seme per ettaro varia in funzione del numero di piante per unità di superficie. Indicativamente, serviranno 15-30 chili per ettaro nel caso di mais, 50-90 chili per ettaro per la soia e 4-6 chili per ettaro per il girasole. La distanza interfila che meglio garantisce un investimento ottimizzato è di 70-75 centimetri per il mais o 45-50 centimetri per la soia e il girasole.
 
Seminatrice a rateo variabile Chrono 708 di Maschio Gaspardo
Seminatrice a rateo variabile Chrono 708 di Maschio Gaspardo
 

I pro della semina a rateo variabile

In tutti i casi, il ricorso alla semina a rateo variabile RV consente - oltre al controllo della profondità di deposizione - la variazione della densità di seme in funzione della variabilità dell'appezzamento.
Applicabile con successo su varie colture ma particolarmente interessante su mais, la semina RV riduce le differenze tra rese minime e massime nel campo, ottimizza l'efficienza d'uso di risorse e mezzi tecnici valorizza i prodotti con effetti positivi anche sulla sostenibilità ambientale e la competitività aziendale.
"Con la semina RV, si può ridurre notevolmente le sovrapposizioni in caso di appezzamenti di forma irregolare ed interrompere l'erogazione di semi dove non serve. L'incremento produttivo stimato è del 3-4% con la riduzione delle sovrapposizioni, ma si arriva al 7-8% con l'ottimizzazione della densità" spiega Roberto Guidotti di Cai.

La semina RV offre vantaggi ad ogni tipo di operatore. Se il contoterzista beneficia di una riduzione dello stress di guida e dei tempi di verifica grazie al controllo automatico della seminatrice e alla maggiore autonomia del cantiere, l'agricoltore usa la semente in modo più razionale riducendo i costi, aumenta la resa anche nelle aree meno produttive (soprattutto in caso di mais, sorgo e girasole) e migliora la qualità (cereali autunno-vernini).

"Oggi - fa sapere Guidotti - circa il 20% dei contoterzisti sceglie l'innovativa metodologia soprattutto nelle aree maidicole di Piemonte, Lombardia, Emilia, Veneto e Friuli, utilizzandola però più nei propri campi che in quelli gestiti per conto degli agricoltori. Stanno cambiando approccio anche agromeccanici attivi nella pianura ravennate, in Val di Chiana e Bassa Maremma, sulla costa delle Marche e in provincia di Foggia. Qui le tecniche di agricoltura di precisione sono applicate anche su colture orticole".

A detta di Paolo Cera, marketing manager di KUHN"nel settore c'è ancora poca consapevolezza sui vantaggi offerti dalla semina RV, ma sicuramente presto gli operatori la considereranno importante quanto la concimazione e l'irrorazione a rateo variabile. In ogni caso, gli incentivi agricoltura 4.0 hanno contribuito alla crescita dell'interesse per le attrezzature di precisione, che sono sempre più richieste anche dalle aziende maidicole di medie dimensioni".
 
Nuova seminatrice Kosma E di KUHN
Nuova seminatrice Kosma E di KUHN
 

Mappe, come ottenerle e usarle

Chi applica la semina RV, in genere si affida ad agronomi specializzati che - tramite l'analisi di mappe di vigore, ottenute da immagini satellitari, o mappe di resa, relative a più anni, e l'integrazione di dati ottenuti da sensori - rilevano il potenziale produttivo delle differenti aree del campo. Ne deriva una mappa divisa in zone omogenee, "prima bozza" della successiva mappa di prescrizione da fornire agli operatori.

A questo punto, contoterzisti e agricoltori devono scegliere tra due approcci di gestione della variabilità di campo. Possono investire di più nelle aree meno vocate per standardizzare le rese (approccio compensativo) o enfatizzare il potenziale produttivo delle diverse zone (approccio cautelativo).
Secondo Guidotti, "considerato il costo d'uso della terra elevato in Italia, conviene investire nei punti deboli per aumentarne le rese e correggere le differenze tra le zone". È anche possibile - specifica Donato Cillis di IBF Servizi, società fornitrice di servizi di precision farming - "fondere i due approcci puntando a mitigare i fattori limitanti l'espressione fenotipica della coltura con un'appropriata strategia gestionale".

Individuato l'approccio migliore, si dovranno definire la varietà e la densità di semina per zona omogenea così da ottenere una mappa di prescrizione in formato leggibile dalle macchine. Dal software aziendale la mappa verrà inviata all'Universal terminal del trattore Isobus con funzione Task controller variable rate che gestisce la seminatrice a rateo variabile.
 

Seminatrici RV:  elettriche ed Isobus

Guidata dalla mappa, la seminatrice varia la densità di semina regolando in continuo la distanza di deposizione dei semi sulla fila in funzione del punto del campo. In particolare, usa motori elettrici di bassa potenza - inseriti tra la ruota e il sistema di distribuzione della semente - per variare il regime di rotazione dei dischi distributori di ogni elemento. Così la distribuzione dei semi, gestita da un apposito software, è indipendente dal rotolamento delle ruote.
 
Particolare degli elementi di semina della nuova Momentum di Fendt
Particolare degli elementi di semina della nuova Momentum di Fendt

A seconda della loro posizione sulla macchina, i motori elettrici possono essere assiali o tangenziali (a lato dei dischi distributori). I primi presentano coppie elevate e necessitano di riduttori che aumentano l'ingombro del sistema, ma possono essere installati senza modifiche ai dischi. I secondi richiedono coppie minori e occupano meno spazio, ma comportano la riprogettazione della struttura dei dischi. Oltre ai motori, cellule fotoelettriche contano il numero di semi consentendo il controllo della distribuzione effettiva.

Le seminatrici RV - che vanno sempre opportunamente calibrate a inizio lavoro - funzionano in modalità automatica seguendo la mappa di prescrizione e il collegamento Gnss o manuale con impostazione della dose nella centralina di controllo. Isobus compatibili e abbinate a trattrici con sistemi Gps, documentano l'attività in modo puntuale creando una mappa di applicazione effettiva. Generalmente semi-portate e pneumatiche, sono sempre più spesso munite di sistemi a gestione elettrica per la fertilizzazione a rateo variabile.
 

Il futuro nel futuro

Mentre queste seminatrici si fanno largo sul mercato, altre ancora più innovative fanno capolino. Presto potrebbero diffondersi attrezzature capaci di semina a profondità variabile che utilizzano il controllo attivo della pressione esercitata dagli assolcatori sul terreno o la regolazione delle ruote di profondità al servizio degli assolcatori. O, ancora, seminatrici in grado di variare il tipo di semi (ibridi diversi per risposte differenti) in uno stesso appezzamento grazie a tramogge multiple e indipendenti (Fonte: Agricoltura di precisione, edizioni Edagricole).
 

Soluzioni per una precisione senza pari

In commercio ci sono molte seminatrici predisposte per la semina RV. "Da due anni, con gli incentivi agricoltura 4.0 del credito d'imposta, sempre più contoterzisti stanno acquistando seminatrici RV che costano mediamente 10-15mila euro in più rispetto a quelle convenzionali" precisa Guidotti. "A fronte di un uso ottimale delle attrezzature (qualche centinaio di ettari all'anno), è possibile ammortizzare l'investimento fatto nel giro di sei-sette anni. In ogni caso, le macchine di precision farming 'si pagano' meglio di altre puramente meccaniche".
 
Seminatrice a rateo variabile Optima TF Profi di Kverneland
Seminatrice a rateo variabile Optima TF Profi di Kverneland

Tra i modelli disponibili, Optima TF Profi di Kverneland con trasmissione elettrica e-drive II usata nell'ambito del progetto Kverneland Academy, che da alcuni anni testa, con risultati positivi, tecniche di agricoltura conservativa e semina a dose variabile su mais da granella. Isobus a 6 o 8 file, Optima TF Profi dispone del sistema e-drive II per la regolazione continua della distanza di semina e per il monitoraggio del funzionamento tramite i terminali IsoMatch Tellus o IsoMatch Tellus Go in cabina. Identico sistema si trova sulle seminatrici Optima V di Kverneland e PP1450V di Kubota.

Di KUHN, Maxima 3E da 4 a 12 file con motori elettrici ed apposito software è precisa anche a velocità di 10 chilometri orari e, oggi, è affiancata dalla nuova seminatrice Kosma, lanciata ad EDP 2020 e provvista di sistema di azionamento elettrico a 48 volt per la semina a rateo variabile.
"Entrambe dotate di elementi a caduta alta e controllabili con terminale Isobus CCI 1200, Maxima e Kosma nascono per esigenze diverse" spiega Cera. "La prima permette ad aziende grandi e contoterzi di seminare mais, soia e girasole ad elevate velocità anche su terreni preparati grossolanamente, la seconda, più leggera, consente alle aziende medie di seminare mais su terreni preparati con tecniche tradizionali".

Interessanti anche Chrono 306 e 708 di Maschio Gaspardo che - in aggiunta ai motori elettrici da 12 volt a trasmissione diretta con i dischi distributori per la semina RV - ora dispongono di un nuovo sistema elettrico per la concimazione a rateo variabile. Distributori volumetrici variano la dose di concime distribuito sulla fila contestualmente ai semi e controllano le sezioni. Chrono 306 a 6 file e Chrono 708 a 8 file garantiscono grande precisione a velocità di 15 chilometri orari su terreni preparati con tecniche convenzionali o conservative.

Nuovissima, Momentum di Fendt è disponibile da febbraio 2021 in Nord America ed Europa orientale nelle versioni a 16 file con telaio da 12 metri di larghezza e a 24 file con telaio da 18 metri. Con distanza tra le file di 70 centimetri e barra Vertical contouring toolbar (Vct), ha sensori di visualizzazione dei dati per ogni unità di semina in tempo reale.
Tra le soluzioni di Precision Planting disponibili su Momentum, l'unità di singolarizzazione vSet® ad azionamento elettrico vDrive® che separa i semi mediante depressione e li depone a terra senza fallanze o doppie pose a velocità fino 16 chilometri orari. Presente anche il sistema vApply Granular per la distribuzione del fertilizzante a rateo variabile.
 

Precision seeding, alla portata di tutti

Per fare semina RV non si deve per forza acquistare una seminatrice nuova: è possibile adattare una convenzionale. Sarà però necessaria l'emissione di un nuovo manuale CE riportante le modifiche. Infatti, affinché una seminatrice sia compatibile per il rateo variabile, occorre sostituire la trasmissione originale con appositi kit di trasformazione come Suredrive di Ag Leader Technology, distribuito in Italia da ARVAtec, ed Esd (Electronic seed driver) di MC Elettronica.

Suredrive utilizza una centralina madre, una centralina e un motore elettrico per fila per permettere alla maggior parte delle seminatrici (fino a 8 file) in commercio di passare alla trazione elettrica con bassi consumi e senza un generatore dedicato.

Esd elettrifica con motori elettrici brushless i dischi distributori ed i microgranulatori. Punto di forza è la fotocellula universale Uni-seeder che, tramite analisi digitale, monitora anche semi molto piccoli.

Questo articolo appartiene alle raccolte: