L'immagine è quella di un mercato che - si legge nel comunicato stampa diffuso - "precipita con cali vistosi per trattrici, mietitrebbiatrici, motoagricole e rimorchi".
Dai dati elaborati da FederUnacoma, sulle immatricolazioni registrate presso il ministero dei Trasporti, il calo nel primo quarto dell’anno tocca quota meno 4,9 per cento per le trattrici che contano 4.180 macchine vendute, 436 in meno sullo stesso periodo 2014.
Crollano di 12,5 punti percentuali le mietitrebbiatrici che sul dato 2014 hanno perso 4 unità totalizzando 28 immatricolazioni nel primo trimestre 2015. Le trattrici con pianale di carico segnano 146 immatricolazioni - nel 2014 erano 217 - perdendo il 32,7 per cento, mentre i rimorchi perdono l'8,8 per cento totalizzando 1.816 immatricolazioni contro le 1.992 dello scorso anno.
Si tratta di una fotografia che rende più nera del nero la situazione complessiva di un settore che dal 2009 scivola inarrestabile verso il basso e che già era stato provato dal monotono "meno" registrato nel 2014: meno 4,4 per cento per le trattrici, meno 26,6 per cento per le mietitrebbiatrici, meno 3,9 per cento per le trattrici con pianale di carico e meno 2,5 per cento per i rimorchi.
In cinque anni, a partire dal 2009, la contrazione del mercato per le sole trattrici è stata pari al 33 per cento.
La ciliegina sulla torta
Raggio di sole nel periodo di più grave crisi nella storia della meccanizzazione agricola italiana, i trattori specializzati per vigneto e frutteto che tengono e anzi fanno lievitare le proprie quote.
Negli ultimi tre anni le vendite di trattrici specializzate, eccellenza italiana, sono passate dalle 4.763 unità del 2012 alle 5.277 unità del 2014, segnando una crescita di 10,8 punti percentuali.
A crescere è stata anche la quota percentuale delle trattrici specializzate sul totale delle trattrici vendute, passata dal 25 per cento del 2012 al 29 per cento del 2014.
Un trend confermato dai dati del primo trimestre dell’anno in corso, che registrano un incremento delle immatricolazioni delle trattrici per vigneto e frutteto, passate da 1.326 unità del primo trimestre 2014 alle attuali 1.365. Ovvero, una crescita che fa balzare la quota percentuale sul totale dal 29 al 33 per cento.
"Sfortunatamente è proprio la categoria delle trattrici compatte quella più esposta alle conseguenze della nuova normativa comunitaria sui motori che, imponendo modifiche sostanziali nell’architettura delle macchine, comporterà un aumento dei costi esorbitante, tale da mettere fuori mercato le macchine stesse" scrive FederUnacoma.
Il riferimento è naturalmente alla richiesta di adeguamento alla Fase IV e successivamente alla Fase V degli step sulle emissioni imposti dalla Comunità Europea il cui effetto sembra essere devastante per questa categoria di macchine - leggi articoli di approfondimento.
"I nuovi mezzi - prosegue la Federazione - che secondo la normativa dovrebbero entrare sul mercato a partire dal 2017, avranno prezzi di listino sino ad un terzo maggiori di quelli attuali, e saranno quindi inaccessibili per le imprese agricole".
La federazione dei costruttori di macchine agricole FederUnacoma e l’associazione che rappresenta nello specifico le industrie produttrici del comparto Assotrattori stanno intensificando in questi giorni la propria attività nelle sedi comunitarie per ottenere una deroga all’applicazione della normativa.
"Deroga senza la quale - conclude il comunicato - verrebbe a crollare l’unico segmento di domanda che nella crisi profonda del settore ha mostrato vitalità".