I prezzi dell'olio di oliva extravergine all'origine in Italia sono stati in forte ascesa dalla prima settimana di settembre fino alla seconda settimana di dicembre 2022 per poi stabilizzarsi - dopo un recupero - su valori alti nella seconda metà di gennaio 2023. Questo perché era intervenuta una fase di ribassi a cavallo delle feste natalizie. Nell'ultimo mese sono aumentati anche i valori sui mercati all'ingrosso, specie a Bari, mentre Milano risulta più contrastata. I mercati da questo momento dovranno guardare bene alla provenienza degli oli, perché se le giacenze di extravergine italiano al 31 dicembre 2022 sono minori dello 0,3% rispetto ad un anno prima, le giacenze complessive di Evo risultano invece aumentate del 4,1%, grazie all'aumento degli oli di importazione.

 

Mercati all'origine in recupero dopo Natale

Il prezzo medio nazionale dell'olio d'oliva extravergine all'origine registrato da Ismea nella seconda settimana di gennaio 2023, risulta attestato a 6,04 euro al chilogrammo, in aumento sulla settimana precedente di 0,03 euro al chilogrammo (+0,4%). Come risulta chiaramente dal grafico, dopo gli aumenti susseguitisi dalla prima settimana di settembre alla seconda di dicembre 2022, si è registrata una fase lieve calo nelle settimane a cavallo delle feste natalizie, poi un recupero e il valore medio alla seconda settimana di gennaio 2023 risulta in crescita sull'ultima rilevazione di AgroNotizie® del 13 dicembre 2022 di 0,01 euro al chilogrammo (+0,2%). Alla seconda settimana di gennaio 2023, il livello dei prezzi medi all'origine si rivela più elevato di un anno fa del 46,4%.

 
 Prezzi medi settimanali dell'olio extravergine di oliva, seconda settimana di gennaio 2023
(Fonte Ismea)

 

Le quotazioni Ismea dei prezzi medi per piazza degli oli di oliva extravergine monitorate da AgroNotizie® nella serata di ieri, 17 gennaio 2023 - che di seguito si espongono in tabella - sottolineano la sostanziale stabilità dei prezzi di mercato fino alla scorsa settimana.

 

Andamento prezzo medio Olio Evo in Italia alla seconda settimana di gennaio - Scarica la tabella dei prezzi in formato pdf
(Fonte Ismea)

 

Ma un confronto di questa tabella con le ultime quotazioni rilevate da AgroNotizie® il 13 dicembre 2022, e pubblicata l'indomani, restituisce un quadro più complesso dell'andamento positivo dei prezzi nelle ultime quattro-cinque settimane. Infatti, se si registrano ancora alcuni rialzi anche importanti sulle piazze meridionali, si osservano diminuzioni significative, concentrate sulle Dop del Centro e del Nord Italia. Eccone una sintesi ragionata.

 

In Puglia nel Salento i prezzi medi da produttore risultano uniformi il 12 gennaio 2023 a 6,00 euro al chilogrammo, che vedono così la stabilità di Lecce e Taranto su quel valore, già conseguito l'8 dicembre 2022 e la crescita di Brindisi tra le due date di 0,15 euro al chilo (+2,6%).

 

Nello stesso intervallo di tempo è stabile Foggia a 5,95 euro al chilogrammo, mentre a Bari al 9 gennaio 2023 l'evo presenta un prezzo medio stabile a 6,10 euro al chilogrammo rispetto al 5 dicembre 2022. Tra queste stesse ultime due date si registra anche la stabilità per la Dop Terra di Bari a 6,20 euro al chilogrammo.

 

In Calabria continuano ad essere rilevate da Ismea solo le due Dop Bruzio e Lametia, ferme a Gioia Tauro, rispettivamente a 7,00 e 7,30 euro al chilogrammo tra il 5 dicembre 2022 ed il 9 gennaio 2023.

 

La Sicilia espone gli evo di Palermo e Trapani il 10 gennaio 2023 a 7,00 euro al chilogrammo di prezzo medio, stabili sul 13 dicembre 2022. Ma a Ragusa il 10 gennaio l'evo è rilevato da Ismea ad un prezzo medio di 9,15 euro al chilogrammo, in aumento di 2,15 euro al chilo sul 6 dicembre 2022 (+30,7%). Sulla stessa piazza e tra il 13 dicembre 2022 ed il 10 gennaio 2023 la Dop Monti Iblei resta invece stabile a 10,50 euro al chilo.

 

Sempre in tema di Dop siciliane, si registra la stabilità della Val di Mazara a Palermo a 7,10 euro tra il 12 dicembre 2022 ed il 9 gennaio 2023. Infine a Trapani risulta stabile la Dop Valli Trapanesi a 7,10 euro al chilo tra il 13 dicembre 2022 e il 10 gennaio 2023.


Tra gli oli del Centro e Nord Italia si segnalano i seguenti movimenti, tutti negativi. Ad Imperia l'11 gennaio 2023 l'Olio Dop Riviera Ligure spunta 12,50 euro al chilo, in ribasso di 0,50 euro al chilo sul 7 dicembre 2022 (-3,8%). Sulla stessa piazza si registra il calo della Dop Riviera dei Fiori, che il 9 gennaio registra un prezzo medio di 13,00 euro al chilogrammo, in diminuzione di 0,50 euro sul 5 dicembre 2022 (-3,7%). In calo anche la Dop Garda l'11 gennaio 2023 a 14 euro al chilogrammo contro i 14, 50 euro segnalati il 7 dicembre 2022 a Verona (-3,4%). Infine sulla piazza di Ravenna si registra per la Dop Brisighella, quotata il 9 gennaio 2023 a 25 euro al chilogrammo, il calo di 1,00 euro sul 5 dicembre 2022 (-3,8%).

 

Giacenze di Evo italiano al 31 dicembre: -0,3% sul 2021

Secondo Frantoio Italia numero 12/2022, redatto dall'Icqrf, Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari, e pubblicato dal Masaf, Ministero dell'Agricoltura e della Sovranità Alimentare, lo scorso 16 gennaio 2023, al 31 dicembre scorso in Italia c'erano 310.751 tonnellate di olio d'oliva in giacenza con un incremento del 15,5% rispetto al 30 novembre scorso (269.012 tonnellate).
 
Inoltre, sempre secondo Frantoio Italia "Le giacenze di olio sono del 3,9% superiori rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ciò è dovuto prevalentemente all'aumento delle giacenze di olio Evo (+4,1%) e olio di sansa di oliva (+10,4%)".

 

In particolare, lo stock di olio detenuto in Italia il 31 dicembre 2022 per il 75,5% è rappresentato da olio extra vergine di oliva. "Nell'ambito dell'olio evo, il 62,3% è di origine italiana (146.213 tonnellate), il prodotto di origine Ue rappresenta il 31,7%. Marginali sono gli stock di olio extra Ue e di oli blend". E le giacenze di olio Evo italiano risultano cresciute tra fine novembre e fine dicembre 2022 di 12.887 tonnellate (+9,64%), un incremento minore di quello intervenuto tra ottobre e novembre - pari a  37.510 tonnellate (+39%) - e che sintetizza la fase finale della campagna produttiva.
 
In particolare, le giacenze di olio Evo italiano sono inferiori a quelle di un anno fa del 0,3%, mentre gli oli evo d'importazione Ue, con una consistenza di 88.436 tonnellate, sono al di sopra del 12,1% rispetto al 31 dicembre 2021.

Infine, le giacenze complessive di olio Evo a dicembre inoltre, risultano cresciute su novembre di 27.377 tonnellate (+13,2%), per effetto delle attività di molitura in Italia e di importazione.

 

Borsa Merci Bari, Olio Evo in crescita

Ieri mattina, 17 gennaio 2023, la Commissione Olio della Borsa Merci di Bari ha quotato l'olio extravergine di oliva con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,4%, fissandolo - alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa - a 6,20 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,30 euro sui massimi. Tali valori, risultano in aumento di 0,10 euro solo sui minimi sulla settimana precedente, mentre registrano un incremento di 0,20 euro sempre solo sui minimi rispetto all'ultima seduta rilevata da AgroNotizie®, quella del 13 dicembre 2022.

 

Ieri, 17 gennaio 2023, la Commissione Olio della Borsa Merci barese ha quotato l'olio extravergine di oliva con acidità massima titolata in acido oleico dello 0,8%, proponendo i prezzi di 5,80 euro al chilogrammo sui minimi e 5,90 euro sui massimi, valori che restano invariati non solo sulla seduta del 10 gennaio scorso, ma anche sull'ultima rilevata da AgroNotizie® il 13 dicembre 2022.

  
La Commissione Olio il 17 gennaio 2023 ha fissato i prezzi dell'extravergine biologico a 6,50 euro al chilogrammo sui minimi e 6,70 euro sui massimi, in rialzo sulla precedente seduta del 10 gennaio di 0,20 euro sui minimi e 0,10 sui massimi, ma in aumento di 0,20 euro sia sui minimi che sui massimi rispetto al 13 dicembre 2022.

 

L'Olio Extravergine di Olive Dop Terra di Bari e l'Olio Extravergine Puglia Igp sono stati entrambi quotati ieri, 17 gennaio 2023, all'unico valore di 6,50 euro al chilogrammo, in rialzo di 0,10 euro sia sulla precedente seduta del 10 gennaio scorso che sull'ultima da noi rilevata del 13 dicembre 2022.

 

Borsa Merci Milano: prezzi in movimento

Ieri, 17 gennaio 2023, per tutti gli oli extravergini di oliva sulla piazza di Milano si apprezzano movimenti sulla precedente seduta del 10 gennaio, con rialzi e ribassi anche contemporanei e asimmetrici.

Ieri, in Borsa Merci Milano, l'extravergine italiano si è attestato a 5,95 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,15 euro sui massimi, in ribasso di 0,05 euro sui minimi ed in rialzo di 0,05 euro sui massimi rispetto sia alle quotazioni del 10 gennaio scorso che del 13 dicembre 2022.

 

L'olio extravergine di oliva di importazione comunitario, sempre il 17 gennaio scorso, è stato fissato a 5,30 euro al chilo sui minimi e 5,60 euro sui massimi, in calo di 0,09 euro sui minimi e stabile sui massimi rispetto alla precedente seduta del 10 gennaio 2023.  Le quotazioni di ieri risultano in ribasso di 0,14 euro sui minimi e di 0,05 euro sui massimi rispetto all'ultima seduta rilevata da AgroNotizie®, quella del 13 dicembre 2022.

 

Ieri, l'olio extravergine biologico nazionale a Milano è stato fissato a 6,50 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,60 euro sui massimi, in calo di 0,10 euro al chilogrammo sulle quotazioni del 10 gennaio scorso e del 13 dicembre 2022.
 
L'olio extravergine biologico di importazione comunitario ieri a Milano viene quotato a 5,90 euro al chilogrammo sui minimi ed a 6,00 euro sui massimi, risultando in aumento di 0,10 euro al chilo sia sulla precedente seduta del 10 gennaio che su quella del 13 dicembre 2022.