Evviva. Iniziamo a vedere tanti progetti di filiera. Perché avere un approccio solidale e sfruttare tutte le possibili sinergie lungo una filiera produttiva e distributiva oggi è vincente.

L'altro giorno, la Fondazione Fico ha fatto da padrini al varo di un nuovo progetto fra Coprob/Italia Zuccheri e Conapi/Mielizia. Due realtà, la prima cooperativa e la seconda consortile, entrambe imperniate sui principi di solidarietà, fortemente radicate in Italia e protagoniste del mercato.

Coprob è rimasto l'unico produttore di zucchero prettamente italiano; Conapi, invece, con tantissimi apicoltori giovani, spicca addirittura nel panorama europeo. Tutte e due le realtà devono fronteggiare la concorrenza internazionale sul mercato interno: lo fanno con grande successo e ottenendo dal mercato il cosiddetto "premium price" (Italia Zuccheri al dettaglio spunta il 20% in più rispetto ai concorrenti).

Tutte e due vogliono oggi attivarsi su progetti comuni riguardanti la sostenibilità, la biodiversità, la tutela degli insetti impollinatori. Tutti temi, si guardi bene, che fanno parte degli obiettivi del Green Deal della Comunità Europea e della nuova Pac 2023-2027. Noi ricordiamo sempre che produttore agricolo italiano che fronteggia una concorrenza internazionale agguerrita, talora spietata, può vincere perché è bravo.

Tanto per esempio: in Coprob i produttori riescono a produrre zucchero bio alla grandissima, un miraggio per produttori di altri paesi; Conapi riesce invece a segmentare l'offerta come nessun altro in Europa fa.

A mio parere pare che due realtà del genere scelgano una strategia comune è soprattutto importante per riuscire a comunicare ai consumatori un principio, forse banale, ma fondamentale per il futuro della nostra agricoltura. L'agricoltore italiano può fare un grande prodotto ma in più può curare il bene comune, il bene di tutti: l'ambiente, il territorio, il paesaggio. Il motivo fondamentale per scegliere un prodotto italiano.