All'evento, che si è tenuto oggi, 15 maggio 2020, hanno partecipato oltre seicento persone, fra i presenti virtualmente anche Alleanza cooperative, Confagricoltura, Cia e Coldiretti ma anche Federalimentare e il Consorzio di tutela del Grana padano.
"Abbiamo da fare un grande lavoro insieme, per rilanciare il nostro settore" ha detto Teresa Bellanova rivolta alle associazioni di categoria. "Dobbiamo farlo partendo da una consapevolezza: l'emergenza sanitaria ha portato a riconsiderare la centralità del settore agricolo. Cittadini e decisori politici sono stati costretti a ragionare sulla strategicità del settore e questo è per noi, oggi, strategico".
La ministra Bellanova non è tornata sul tema della regolarizzazione del lavoro degli immigrati che tanto ha fatto e sta facendo discutere, ha piuttosto voluto focalizzare sulle risorse messe a disposizione del settore, in particolare con il decreto Rilancio, appellandosi più volte alle associazioni perché collaborino in modo che le risorse vengano distribuite in maniera ragionata.
Nel complesso si tratta di 1 miliardo e 150 milioni di euro. Previsti, nel decreto, interventi trasversali che vanno dal bonus per i lavoratori stagionali agricoli ai contributi a fondo perduto, che valgono anche per le aziende agricole, all'esenzione Imu per gli agriturismi. Ci sono altri 500 milioni per il Fondo filiere in difficoltà e ulteriori 250 milioni di euro che gestirà sempre Ismea per facilitare l'accesso al credito.
Teresa Bellanova si è poi soffermata poi sui 250 milioni stanziati per il Fondo indigenti: "Ho voluto che quelle risorse siano destinate all'acquisto di prodotti italiani, anche con denominazione d'origine. Aver chiuso la catena Horeca significa avere cibo di qualità che non trova facilmente un'altra collocazione sul mercato. Questa è una fase in cui i consumi rischiano di collocarsi nella fascia bassa del mercato e poi c'è da considerare anche che gli sbocchi all'estero, ad oggi, sono fermi".
La ministra ha poi sottolineato che le risorse messe a disposizione sono da spendere entro fine anno quindi "è necessario lavorare già da prossima settimana" per individuare come distribuire tali risorse. "Sostenibilità - ha detto - significa sociale, ambientale ed economica. La filiera è stata attiva durante l'emergenza, si è fatta carico di un ruolo istituzionale, ha lavorato quando gli altri avevano paura. Dobbiamo ora rilanciare la ripartenza. Chiedo a tutti - ha detto rivolta alle associazioni - di collaborare per mettere assieme le nostre intelligenze, è una battaglia troppo importante".
Diversi gli stimoli arrivati dai presenti, in particolare Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, ha chiesto di snellire gli aspetti burocratici per quanto riguarda la questione quarantena, difficile da gestire, e di lavorare sulla promozione perché riprendano, appena possibile, le esportazioni. "Sul tema della quarantena - ha detto la ministra - siamo già al lavoro ma come Mipaaf non possiamo sostituirci agli altri, bisogna lavorare con i ministeri del Lavoro e della Sanità".
Durante l'evento, il direttore generale Ismea, Raffaele Borriello, ha fornito alcuni numeri: erogate ad oggi garanzie a 2.606 imprese per un totale di 54 milioni di euro. Inoltre, la cambiale agraria, lanciata settimana scorsa, è effettivamente già operativa: "Posso annunciare - ha detto - che le prime sei pratiche sono andate a buon fine e che già la prossima settimana le sei aziende coinvolte verranno a firmare".
Proprio sulle novità che riguardano gli strumenti finanziari a favore delle imprese agricole, Ismea ha annunciato che l'appuntamento del giovedì, in diretta live, sul canale Zoom, raddoppia. Durante il filo diretto di Ismea, l'istituto risponde alle domande degli agricoltori, dalla prossima settimana, oltre al giovedì, anche il martedì, sempre alle ore 15:00. Per partecipare basta collegarsi al sito ufficiale dell'istituto e seguire le istruzioni per accedere alla piattaforma Zoom.