Dalla regolarizzazione dei migranti con una 'sanatoria' del lavoro nero alla possibilità di lavorare nei campi anche per chi percepisce il reddito di cittadinanza, fino agli sconti fiscali e al sostegno economico con un'iniezione di liquidità.
Queste le principali misure agricole, per combattere la crisi economica innescata dall'emergenza coronavirus, contenute nel decreto Rilancio approvato dal Consiglio dei ministri dopo giorni di tensione nella maggioranza, e continui rinvii (a cominciare dagli annunci di aprile e poi di maggio, fino a quelli degli ultimi giorni). Una vera e propria manovra di bilancio, la più imponente della storia per il nostro paese, che vale 55 miliardi con la capacità di liberare risorse per oltre 155 miliardi.

Ecco la mappa di alcune delle misure del pacchetto dedicato all'agricoltura contemplate dal decreto Rilancio (che per esteso si legge 'Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali, connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19').


Regolarizzazione migranti

I cittadini stranieri presenti in Italia all'8 marzo 2020, senza permesso di soggiorno o con permesso di soggiorno scaduto, potranno chiedere la regolarizzazione e far emergere il rapporto di lavoro. Verrà emesso un permesso di soggiorno temporaneo, valido solo nel territorio nazionale, per sei mesi.

Il lavoro potrà riguardare non soltanto l'agricoltura ma anche l'assistenza alle persone, quindi vale sia per le colf che per le badanti. La domanda di regolarizzazione non sarà resa ammissibile se il datore di lavoro ha subito una condanna per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina; inoltre non verranno sospesi i procedimenti penali nei loro confronti.


Il reddito di cittadinanza per lavorare nei campi

Chi percepisce ammortizzatori sociali - limitatamente al periodo di sospensione a zero ore della prestazione lavorativa, di Naspi e Dis-Coll, nonché di reddito di cittadinanza - potrà stipulare con i datori di lavoro del settore agricolo contratti a termine non superiori a trenta giorni, rinnovabili per altri trenta giorni, senza subire la perdita o la riduzione dei benefici sociali, fino a un massimo di 2mila euro per il 2020.


Stop all'Imu per gli agriturismi

Sono esentati dalla prima rata per l'anno 2020 dell'Imu, gli immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività; la norma riguarda anche gli stabilimenti balneari.


Arrivano 40 milioni per le Zea

Arrivano risorse per 40 milioni di euro per le imprese virtuose nelle Zea, le Zone economiche ambientali, per creare sviluppo sostenibile nei parchi nazionali.


Stop alla plastic e alla sugar tax

Viene rinviata al primo gennaio 2021 l'entrata in vigore della tassa sulle bibite zuccherate e sulla plastica, le cosiddette plastic e sugar tax.


Pronti 10 miliardi a fondo perduto per le Piccole e medie imprese

Sono in arrivo 10 miliardi per le Piccole e medie imprese fino a 5 milioni di fatturato. Saranno erogati contributi a fondo perduto, accreditati dall'Agenzia delle entrate, a patto che abbiano subito un calo complessivo dei ricavi di almeno un terzo ad aprile rispetto allo stesso periodo del 2019. L'indennizzo è pari al 20% per i fatturati fino a 400mila euro, del 15% fino tra 400mila euro e un milione, e del 10% oltre questa soglia e fino a 5 milioni.

Per la presentazione della domanda è necessaria l'autocertificazione di regolarità antimafia. Inoltre è in arrivo anche un credito d'imposta del 60% sui canoni d'affitto per tre mesi (a condizione che si registri una perdita del fatturato di almeno il 50% nel mese di riferimento) e il congelamento degli oneri fissi sulle bollette fino a luglio.


Per imprese fino a 50 milioni

Per le imprese tra 5 e 50 milioni che hanno subito una riduzione dei ricavi non inferiore al 33% arriverà un sostegno alla ricapitalizzazione e una detassazione degli aumenti di capitale. L'aumento non deve essere inferiore a 250mila euro. Previsto uno sconto fiscale fino a 2 milioni in tre anni sull'Ires o sull'Irpef per aiutare le ricapitalizzazioni private.


Un nuovo bonus

Il bonus di 600 euro per i professionisti e lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa viene confermato anche per aprile. L'incentivo sale a mille euro, per il mese di maggio, per i liberi professionisti titolari di partita Iva attiva iscritti alla Gestione separata Inps non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020, rispetto al reddito del secondo bimestre 2019.

Ai lavoratori del settore agricolo già beneficiari per il mese di marzo dell'indennità di 600 euro, il bonus per il mese di aprile è di 500 euro.


Stop saldo e acconto Irap

Stop del saldo e dell'acconto del 40% dell'Irap dovuto a giugno per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato; lo stop non sarà condizionato alle perdite registrate. Uno sconto per circa 4 miliardi a 2 milioni di imprese e professionisti. Sono escluse le banche, gli enti finanziari, le assicurazioni e le amministrazioni pubbliche.


Sconto fiscale del 30% per investimenti anti-crisi

Incentivi fiscali per favorire gli investimenti nelle imprese medie con fatturato compreso tra 5 e 50 milioni di euro all'anno che hanno subito una riduzione del fatturato. E' prevista una detrazione Irpef pari al 30% della somma investita nel capitale sociale delle imprese danneggiate per un importo non superiore a 1 milione, quindi con un risparmio d'imposta massimo pari a 300mila euro.


Fondo emergenza per le filiere

Viene istituito il 'Fondo emergenziale a tutela delle filiere in crisi' con una dotazione di 500 milioni di euro per il 2020, per l'attuazione di interventi di ristoro per i danni subiti dal settore agricolo.


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