Secondo Coldiretti Calabria - che ieri ha diffuso un dettagliato comunicato stampa - la delusione e la rabbia sono rese ancora più esasperate dal fatto che i depositi sono pieni. In effetti, in Calabria, secondo Frantoio Italia, al 31 gennaio 2020, erano giacenti 15.827 tonnellate di olio extravergine sfuso e oltre 452mila litri di olio evo in bottiglia, tutto di produzione locale.
“E’ una fotografia impietosa quella del mercato dell’olio di oliva in Calabria; il prezzo è in caduta libera non si coprono, con l’attuale remunerazione, nemmeno i costi di raccolta - sostiene il presidente Aceto, che si rivolge direttamente ai parlamentari eletti in Calabria - affinché in modo coordinato, facendo valere la rappresentanza istituzionale di una regione, si impegnino ad affrontare le molteplici criticità: dalle contraffazioni, all’invasione di olio straniero a dazio zero, al falso made in Italy”.
Coldiretti Calabria, tra l’altro, chiede di bloccare gli accordi internazionali che penalizzano l’olio italiano, denunciando un’invasione di olio extracomunitario, che però, a giudicare almeno dalle giacenze, non c’è: appena 215 tonnellate di olio extravergine sfuso e 219 litri in bottiglia.
Ma fatto sta, i prezzi sono comunque crollati e vanno assunte decisioni per salvare il settore: “Questa - continua Aceto - è una richiesta unanime per salvare un settore strategico per la salute dei cittadini, il presidio del territorio, l'economia e l’occupazione e per rimanere competitivi e non essere condannati all’irrilevanza in un comparto fondamentale che vede impegnate oltre 84mila aziende in Calabria e che oggi si trova di fronte ad una crisi storica. La politica – aggiunge - ha il dovere di intervenire su questi argomenti rilevanti per la nostra economia e per questo chiediamo che anche il prossimo governo regionale possa immediatamente essere concentrato sull’argomento, senza lungaggini e perdite di tempo”.
Il riferimento del presidente di Coldiretti è all'imminenza della proclamazione definitiva del risultato elettorale regionale, che vede l'ex presidente di Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, tra i consiglieri che potrebbero entrare a far parte della giunta regionale che dovrà essere composta dalla neo presidente Jole Santelli.
In caso di sordità delle istituzioni alle istanze degli olivicoltori calabresi “il rischio - secondo Aceto - è che i produttori di olio scendano in piazza e, emulando i pastori sardi, versino l’olio nelle strade e poi davvero si dovrà rincorrere la situazione, ma sotto un altro versante. I prezzi stracciati stanno avendo un effetto dirompente sul reddito delle aziende che in questi ultimi anni hanno investito molto e anche sull’occupazione”.
“La situazione è esplosiva - conclude Aceto – e non possiamo più accontentarci di generiche prese di posizioni o impegni ed iniziative tiepide. Se l’agricoltura è stato il tema centrale come non mai della campagna elettorale regionale adesso lo si dimostri con i fatti. Per quanto ci riguarda, noi non faremo da tappo alle iniziative di protesta anche eclatanti che giorno per giorno stanno montando”.