Sono queste le prime parole del ministro Gian Marco Centinaio, affidate nella tarda serata di ieri ad un comunicato stampa ufficiale del Mipaaft, dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto legge "Disposizioni in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi atmosferici avversi di carattere eccezionale” – avvenuta alle ore 22:00 - con il quale il governo interviene con 61 milioni di euro nei comparti in crisi e colpiti da avversità.
Centinaio inoltre sottolinea: “Parliamo di fatti, misure concrete, che riporteranno i settori olivicolo-oleario, agrumicolo, lattiero caseario e ovi-caprino al più presto fuori dalla crisi e finalmente competitivi. Con le norme approvate - conclude il ministro - oggi interveniamo con strumenti urgenti e decisivi. Fatti e non parole. Da domani mi auguro che finiscano le polemiche e si ricominci a lavorare, ne va il futuro di tutti".
La posizione dei Gilet arancioni
"L'approvazione del decreto legge sulle emergenze Xylella e gelate è un grande successo dei Gilet arancioni, questo straordinario movimento della terra che ha unito gli agricoltori della Puglia, dal Salento alla Capitanata, nonostante i maldestri tentativi di qualcuno di spaccare questo fronte compatto, e che è riuscito a riportare l'olivicoltura al centro dell'agenda politica italiana". Così poco fa il portavoce dei Gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli, sull'approvazione nel Consiglio dei ministri di ieri del decreto legge sulle emergenze in agricoltura."Desidero ringraziare il ministro Gian Marco Centinaio, la sottosegretaria Alessandra Pesce e tutti coloro che hanno lavorato sodo per dare risposte al nostro settore - ha proseguito Spagnoletti Zeuli -. La fiducia riposta in loro è stata ripagata".
"È giusto ringraziare, per quel che riguarda questa partita, anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e l'assessore Leonardo di Gioia, che si sono impegnati per raggiungere i risultati - ha continuato Spagnoletti Zeuli -. A loro chiediamo tre cose ben precise: innanzitutto di iniziare a contrastare la Xylella seriamente, non solo a parole, perché il tempo è abbondantemente scaduto, di stanziare i fondi promessi extra Psr per le misure strutturali del Psr a favore delle aziende agricole e di immettere, come promesso, risorse regionali a favore degli agricoltori colpiti dalle emergenze".
"La nostra battaglia, naturalmente, continua: dobbiamo lottare per consentire al Salento e a tutte le aziende ricadenti nella zona infetta di poter finalmente superare i mille vincoli burocratici che ostacolano l'eradicazione, attraverso l'attivazione immediata di un tavolo con Regione, ministero dell'Ambiente e Mipaaft, dobbiamo lottare per il ristoro di aziende, vivai e frantoi distrutti dalla Xylella e per il reimpianto, dobbiamo sbattere i pugni in Europa per ottenere almeno 500 milioni di euro per far ripartire l'olivicoltura salentina", ha sottolineato il portavoce dei Gilet arancioni.
"Adesso attendiamo l'arrivo in Puglia del ministro Gian Marco Centinaio per ringraziarlo nella nostra terra e per celebrare questo risultato e, allo stesso tempo, siamo pronti nei prossimi giorni ad incontrare il ministro Luigi Di Maio per definire con lui possibili soluzioni per gli operai agricoli e i frantoi inoperosi a causa delle gelate e della xylella", ha concluso Spagnoletti Zeuli.
Tutto bene dunque, epilogo felice, ma la vigila del decreto legge era stata contrassegnata da uno scontro durissimo, perché inizialmente il provvedimento aveva un’altra veste, quella del disegno di legge.
La vigilia di fuoco del decreto emergenze
La battaglia era iniziata nella tarda serata del 6 marzo, quando da Bari il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, aveva avuto notizia dell’inserimento nell’ordine del giorno del Consiglio dei ministri di ieri di un disegno di legge sulle emergenze, e non del decreto legge, cosa che avrebbe rinviato di mesi anche solo la possibilità per la Puglia di richiedere nuovamente la declaratoria di stato di calamità per le zone colpite dalle gelate dello scorso fine inverno.Emiliano, nel respingere l’ipotesi del disegno di legge aveva detto: “Se domani (ieri, Ndr) il Consiglio dei ministri non varerà in forma di decreto legge urgente, chiederò a tutti i lavoratori e a tutte le categorie produttive della Puglia di proclamare una sciopero generale ad oltranza per sostenere la battaglia degli olivicoltori pugliesi".
Durissime erano state le dichiarazioni del portavoce dei Gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli: ”Oggi dal Consiglio dei ministri deve venir fuori il decreto che tutti aspettavamo e che il ministro Centinaio - a nome di tutto il Governo - aveva garantito in piazza lo scorso 14 febbraio davanti a 5mila agricoltori. Lo ribadiamo chiaramente a tutti, da Conte a Di Maio, da Salvini a Centinaio: niente inganni e niente regolamenti di conti sulla pelle degli agricoltori per compensare altre questioni. Abbiate il buon senso di dare risposte concrete e affrontare i problemi reali della gente, altrimenti avrete la responsabilità di trasformare la Puglia, dal Salento alla Capitanata, in una polveriera”.
Parole pesanti quelle del governatore di Puglia e del portavoce dei Gilet arancioni, che avevano caratterizzato l’inizio della giornata di ieri, poi, verso le 16 una nota di Coldiretti Sardegna contenente una dichiarazione del presidente nazionale dell'organizzazione: “Niente soldi pubblici alle realtà di trasformazione e commercializzazione senza la garanzia di un giusto prezzo per il latte consegnato dai pastori sardi, come abbiamo sempre sostenuto a tutti gli incontri”.
Parole Ettore Prandini in riferimento ai contenuti del provvedimento sulle emergenze agricole all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Accompagnato da una richiesta di vincoli, che poteva sembrare un invito a varare il disegno di legge e a non procedere alla decretazione d’urgenza. Oppure una richiesta di rinvio.
Ma giunge secca la risposta del ministro Centinaio, affidata ad una nota ufficiale del Mipaaft: “Come abbiamo sempre concordato con i partecipanti ai tavoli che si sono succeduti per affrontare la crisi del settore lattiero caseario e ovi-caprino, gli incontri sono stati finalizzati non soltanto alla risoluzione dell'emergenza, ma anche ad una discussione sugli aspetti strutturali, e i contributi che saranno erogati dal Governo, hanno come scopo quello di far trovare un accordo tra i pastori e i trasformatori".
Alle 22:00 si apprende la notizia che il decreto legge sulle emergenze è stato approvato dal Consiglio dei ministri.