Favorire la conoscenza degli oli extravergini di oliva Dop, Igp e bio italiani, rafforzarne la presenza sui mercati nazionali ed esteri, promuovere il confronto tra produttori e grande pubblico.
Sono queste alcune delle finalità della sedicesima edizione del Sirena d'Oro, il premio nazionale riservato agli oli extravergini di oliva a denominazione di origine protetta, indicazione geografica protetta e da agricoltura biologica di produzione italiana, che dal 6 all'8 aprile prossimi ospiterà a Sorrento (Napoli) un fitto calendario di eventi sui temi dell'agroalimentare e del territorio.

L'iniziativa, promossa dal comune di Sorrento, in collaborazione con Coldiretti Campania, e la partecipazione delle associazioni Oleum, Gal Terra Protetta, Aprol Campania, Unaprol e Federdop Olio, è stato presentato ieri – 22 febbraio 2018 - alla Camera di Commercio di Napoli, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, il vicepresidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello, il presidente del comitato esecutivo del Sirena d'Oro Tullio Esposito, il capo panel responsabile nazionale Olio di Coldiretti Nicola Di Noia, il vicepresidente dell'associazione Oleum Nicolangelo Marsicano e il presidente di Aprol Campania Francesco Acampora.

Le iscrizioni sono aperte dallo scorso 5 febbraio e si chiuderanno il prossimo 12 marzo: le modalità sono riportate nel bando disponibile sul sito del Comune di Sorrento.

Numerose le iniziative in programma: degustazioni dedicate a cittadini e turisti, incontri con buyer italiani ed esteri, corsi di formazione. E, naturalmente, eventi gastronomici promossi in concomitanza di due importanti appuntamenti: l'anno nazionale del cibo italiano e il riconoscimento Unesco per l'arte dei pizzaioli napoletani.

Per Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti, "L'edizione 2018 del Premio Sirena d'Oro ricade nell'anno dedicato al cibo italiano nel mondo. Un'iniziativa che ha l'obiettivo di valorizzare i riconoscimenti Unesco legati al cibo e più in generale il rapporto tra patrimonio artistico e patrimonio agroalimentare. L'Italia è la patria della dieta mediterranea, patrimonio dell'umanità insieme alla recente arte dei pizzaiuoli napoletani. Due straordinari ambasciatori del nostro paese nel mondo con un denominatore comune: l'olio extravergine d'oliva. È il prodotto totem dell'agricoltura italiana, capace di evocare un legame antichissimo con la nostra terra”.

"L'edizione di quest'anno si inserisce nel solco della rivoluzione avviata nel 2017, con l'apertura al biologico, vero elemento di rottura nel mondo agricolo - ha sottolineato il presidente del comitato esecutivo del Sirena d'Oro, Tullio Esposito - Ancora, il tentativo di confrontarsi con realtà estere: paese ospite sarà il Giappone, la cui città di Kumano è legata da antichi rapporti di amicizia con Sorrento. Infine, l'istituzione di premi speciali, tra cui quello destinato al miglior olio Igp Toscano, in occasione del ventennale della nascita della certificazione di Indicazione Geografica Protetta Toscana".

Per Esposito, infine, "Dal punto di vista scientifico, il Sirena d'Oro tenta di codificare delle linee guida nel giudizio nei confronti di un olio di qualità, ritenendo che a dovere essere premiata sia l'armonia tra le varie componenti piuttosto che l'esaltazione di un singolo parametro di percezione olfattiva. Del resto, anni di esperienza ci hanno fatto capire che il consumatore cerca l'equilibrio, perché è quello che riesce meglio a gestire in cucina. In questo contesto l'olio è da considerarsi a pieno titolo uno degli ingredienti che partecipano alla realizzazione di un piatto, e non un semplice condimento utilizzato per la cottura degli alimenti".