Secondo il presidente Ettore Pottino è significativo il fatto che il presidente della Regione, Nello Musumeci sia sceso personalmente in campo per la soluzione di un problema che si trascina da diverso tempo e che ciclicamente, anche a causa di eventi atmosferici avversi, mostra in modo drammatico tutte le sue fragilità.
L'agrumicoltura in Sicilia è letteralmente assediata da tre mali: crisi di prezzo, la perdurante siccità e Tristeza virus. In queste ore in Sicilia è forte l'emergenza per la siccità: la presidenza del Consiglio dei ministri ha nominato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, commissario straordinario per l'emergenza idrica di Palermo.
"L'altra novità – gli fa eco Gerardo Diana, presidente nazionale della Federazione agrumicola di Confagricoltura – è che finalmente sembra essersi rafforzata quella sinergia tra governo nazionale e regionale per non disperdere le poche risorse disponibili a favore del settore".
Nei prossimi giorni è prevista una nuova riunione regionale per la definizione delle iniziative da realizzare utilizzando gli strumenti messi in campo nell'ultima finanziaria nazionale.
"Speriamo – ha aggiunto Diana – che dalla Sicilia venga finalmente la spinta decisiva per la definizione del Piano agrumicolo nazionale di cui la nostra regione ha un grande bisogno, specialmente per avviare quel processo di riconversione varietale necessario per contrastare la grave emergenza provocata dal virus della Tristeza".
La posizione di Confagricoltura si ammorbidisce, dopo la dura presa di posizione successiva all'incontro a Roma con il viceministro sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione, tenutosi l'11 gennaio scorso, quando proprio il presidente della federazione di prodotto Diana aveva definito "insoddisfacenti" le proposte del ministero per le politiche riportate l'indomani da AgroNotizie.
“Il settore agrumicolo, che sta vivendo una crisi devastante con quotazioni in forte e continua flessione, con la produzione lorda vendibile di settore che registra -30% e con problematiche fitosanitarie, ha bisogno di un piano di intervento forte ed incisivo, in grado di promuovere e concentrare l'offerta di agrumi italiani e di sostenere la riduzione dei costi di produzione" aveva sottolineato Diana.